Macerata, scende dal treno e compra eroina, un giovane bloccato prima del buco

La stazione
MACERATA - Sceglie il bagno riservato alle donne della stazione ferroviaria per iniettarsi l’eroina; gli agenti della polizia che ne hanno seguito i movimenti capiscono...

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MACERATA - Sceglie il bagno riservato alle donne della stazione ferroviaria per iniettarsi l’eroina; gli agenti della polizia che ne hanno seguito i movimenti capiscono tutto e intervengono in tempo e scongiurano il rito dell’assunzione e dei potenziali pericoli ad esso connesso. L’operazione è stata condotta nel corso di una serie di controlli effettuati dagli uomini dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Macerata, diretti dal commissario capo Gabriele Di Giuseppe, che nei prossimi giorni lascerà l’incarico per andare a guidare il compartimento della polizia postale del Molise. 

Continuano dunque incessanti i controlli della polizia di Stato in provincia: servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Quotidianamente vengono passate al setaccio le zone maggiormente a rischio quali parchi pubblici, luoghi di ritrovo dei giovani, terminal dei bus, scali ferroviari e sale giochi. Durante l’ultimo blitz, effettuato alla stazione ferroviaria di Macerata, gli agenti hanno notato movimenti sospetti nei pressi dei bagni dello scalo ferroviario. Entrati all’interno, hanno sorpreso nel bagno riservato alle donne, un uomo di 35 anni che si stava per iniettare dell’eroina attraverso una siringa che ha gettato a terra al momento dell’arrivo della polizia. Il giovane ha detto agli agenti di essere tossicodipendente da diversi anni e che, dopo essere giunto sul posto in treno da una località dell’entroterra, aveva acquistato la dose che aveva tentato di iniettarsi. Provvidenziale quindi l’arrivo della polizia che ha scongiurato il peggio: il 35enne infatti si trovava in un luogo dove, in caso di malore, difficilmente sarebbe stato soccorso in breve tempo. Sono in corso indagini da parte della Squadra mobile per ricostruire la rete dello spaccio che ruota intorno alla stazione ferroviaria e stabilire la provenienza della droga di cui era in possesso l’uomo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico