Macerata, il Tar apre le porte del Convitto a quattro alunni delle medie: restano fuori cinque delle elementari

Macerata, il Tar apre le porte del Convitto a quattro alunni delle medie: restano fuori cinque delle elementari
MACERATA - Il Tar si è pronunciato sull’ammissione al Convitto degli alunni ricorrenti accogliendo la sospensiva per quelli delle medie, quattro in tutto, che...

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MACERATA - Il Tar si è pronunciato sull’ammissione al Convitto degli alunni ricorrenti accogliendo la sospensiva per quelli delle medie, quattro in tutto, che potranno quindi regolarmente frequentare la scuola fin da settembre, e respingendola per i cinque bambini delle elementari che invece dovranno, per ora, iscriversi presso un’altra scuola. Ad occuparsi del ricorso sono stati gli avvocati Giuseppe Ferrari e Arnaldo Sbriccoli, che sin dal primo momento hanno affiancato quelle 9 famiglie che si sono viste private dell’iscrizione al Convitto Nazionale G. Leopardi di Macerata


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Nello specifico l’ordinanza cautelare, la seconda per l’esattezza dopo la prima di due settimane fa, ha ottenuto un responso ma a metà, poiché se il via libera per i 4 ragazzi che potranno accedere alla prima media è stato espresso, non è stato lo stesso per i 5 che sarebbero dovuti entrare in prima elementare.
 

La motivazione data dall’Ufficio Scolastico Regionale inizialmente si era incentrata su una mancanza di fondi che aveva comportato la loro esclusione. Con la seconda ordinanza, la musica pare essere cambiata e se nella scuola secondaria di primo grado è stato trovato posto per gli alunni, la classe delle elementari sembra essere già al completo con 27 alunni. «Rispetto allo scorso anno, non è cambiato nulla né al livello di organico né tantomeno a livello di risorse economiche, - ha specificato l’avvocato Ferrari - quindi, tutto ciò ci è apparso strano, ma dal momento che il Tribunale ha deciso di “sposare” questa tesi, ci muoveremo di conseguenza. Più che altro, non sappiamo quanto ci potremo mettere, perché sostanzialmente gli elementi per tornare di fronte al Consiglio di Stato ci sarebbero, ma le tempistiche non credo siano sufficienti per l’inizio della scuola. Date le circostanze, considerata anche la situazione a causa della pandemia, sicuramente le famiglie escluse si organizzeranno così da poter iniziare l’anno, speriamo in presenza». E infine, l’avvocato Sbriccoli ha concluso sottolineando un’altra delicata questione: «Secondo le informazioni emerse sino ad ora, sembrerebbe che in zona le scuola elementari siano al completo, il che implica un ulteriore disagio al quale sono esposti questi bambini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico