Il Comune chiude l’asilo nido di via Gasparri. Del Gobbo: «Disagi per i genitori dei bimbi trasferiti a Sforzacosta»

Il Comune chiude l’asilo nido di via Gasparri.Del Gobbo: «Disagi per i genitori dei bimbi trasferiti a Sforzacosta»
MACERATA Chiuso il nido di via Gasparri, il consigliere comunale del Pd Maurizio Del Gobbo contesta l’azione dell’esecutivo guidato da Sandro Parcaroli e presenta una...

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MACERATA Chiuso il nido di via Gasparri, il consigliere comunale del Pd Maurizio Del Gobbo contesta l’azione dell’esecutivo guidato da Sandro Parcaroli e presenta una interrogazione. «I nidi d’infanzia comunali - evidenzia Del Gobbo - sono sei: Topolino (via Cassiano da Fabriano), Villa Cozza (via Gigli), Mi e Ma (via Tibaldi), Gian Burrasca (contrada Vallebona), Aquilone (Via Eustacchio) e Arcobaleno (via Gasparri).

 

L’ordine di ammissione, come previsto dal bando pubblicato il 29 novembre scorso, viene deciso in base ad apposita graduatoria che tiene conto dell’Isee e se entrambi i genitori lavorano (dipendenti o autonomi). La domanda di ammissione deve essere presentata entro il 5 gennaio 2024, accolgono di norma bambini dai 3 mesi ai 3 anni». L’episodio al centro della interrogazione del consigliere del Pd: «Di recente l’amministrazione comunale ha ritenuto improvvisamente - e ad anno iniziato - di dover sopprimere il nido d’infanzia “Arcobaleno” di via Gasparri: tale situazione sarebbe stata affrontata anche in occasione di una riunione - tenutasi verso la metà di dicembre presso i locali dell’asilo - alla quale avrebbero partecipato il personale dell’asilo nido e i genitori dei bambini».

 

I dettagli

«L’asilo nido “Arcobaleno” - prosegue il consigliere - accoglie 19 bambini e vi lavorano 5 persone: 3 educatrici, una operatrice, una cuoca.I bambini verranno pertanto trasferiti al nuovo polo per l’infanzia Zero6 (Hub educativo 0/11) nella frazione di Sforzacosta con disagi per le relative famiglie derivanti dalla distanza dalle proprie abitazioni e dagli orari di lavoro (anche in considerazione delle file che si creano al passaggio a livello di via Roma)».Del Gobbo chiede all’amministrazione: «quali siano stati i motivi della soppressione dell’asilo nido Arcobaleno, come si pensa di affrontare il disagio creato alle famiglie, dove verranno collocate le persone che vi lavorano, come verranno collocate in graduatoria le famiglie che eventualmente, per motivi personali, dovranno rifiutare il trasferimento».

 

 

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Corriere Adriatico