MACERATA - Stroncato da un malore mentre stava passeggiando con un amico nell’area del cinema Multiplex di Piediripa, frazione nella quale abitava. Inutili l’allarme...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In brevissimo tempo sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 e gli operatori hanno lungamente tentato di rianimare l’anziano maceratese. Tentativi andati avanti a lungo ma purtroppo rivelatisi inutili: all’equipe del 118 non è rimasto altro da fare se non constatare l’avvenuto decesso.
Sul posto, per i rilievi del caso, anche una pattuglia della polizia. I funerali si svolgeranno oggi con inizio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo Maria Strambi a Piediripa ed il servizio funebre sarà curato dalla Croce Verde. Cavalieri era notissimo per via della passione per le bocce, da una cinquantina di anni giocava e faceva gare in giro per l’Italia. Lo avevano ribattezzato il “nonno volante” per via dell’età ma aveva un curriculum di assoluto rilievo tale da incutere timore ancora oggi: sette anni fa aveva vinto il titolo di campione italiano di bocce nella specialità Individuale categoria “B” sconfiggendo nelle ultime tre partite, prima di giungere al titolo più ambito, avversari giovani la cui età, messa insieme, non raggiungeva le sue 76 primavere di allora. E così Osvaldo Cavalieri assurse agli onori nazionali con un’autentica impresa giunta ad un’età veneranda per i colori della società bocciofila “Helvia Recina” di Villa Potenza. «È la prima volta che vinco il titolo italiano – disse allora Osvaldo Cavalieri che a 74 anni si aggiudicò anche il Pallino d’Oro - e l’ho fatto scendendo in campo a Brescia senza pensare che mi stessi giocando il tricolore. Per me è stata come una delle tante gare che disputo durante la stagione boccistica. Non mi sono fatto prendere dall’emozione ed ho giocato come so fare. Certo, alla vigilia non me l’aspettavo proprio di riuscire in questa impresa. Ottenuta sconfiggendo nelle ultime tre partite avversari molto giovani la cui età, messa assieme non raggiungeva i miei 76 anni (in finale sconfitto un ventottenne lombardo). Devo dire che è stata un’emozione grandissima». Ma c’era un altro particolare che rendeva quella vittoria ancora più speciale: «È un successo che mi gratifica ulteriormente – raccontò allora Cavalieri - perché quattro anni fa mi sono dovuto sottoporre a un intervento molto delicato al cuore ed ora vivo con due bypass. Ho rischiato di morire e mai avrei pensato di poter continuare a giocare a bocce e a gareggiare ad alti livelli. I medici mi hanno detto che dovevo camminare 4/5 chilometri e fare sport almeno un’ora al giorno. Per me è stata una gioia immensa e negli ultimi mesi sono tornato ai livelli fisici di una ventina di anni fa».
Per la bocciofila “Helvia Recina” fu il primo titolo italiano vinto nella sua storia. Ma il nome di Osvaldo Cavalieri era legato anche ad altre società bocciofile della provincia. Da cinquant’anni praticava questo sport avendolo iniziato alla “Maceratese” con Sesto Foresi che è stato il suo primo maestro. Proseguita poi alla “Michelangelo” di Trodica prima di approdare, una ventina di anni fa, alla società di Villa Potenza. Oggi Cavalieri aveva in programma la partecipazione ai campionati regionali di Fano ma il destino ha deciso diversamente, l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Piediripa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico