Artigiani in difficoltà, Giglietti: «La mancanza di liquidità è un problema drammatico»

Artigiani in difficoltà, Giglietti: «La mancanza di liquidità è un problema drammatico»
MACERATA Il comparto delle costruzioni resta uno dei più corposi nel Maceratese. Se le aziende in tutto erano 5.298 nel 2012, a giugno 2023 ne sono rimaste in piedi 4.187,...

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MACERATA Il comparto delle costruzioni resta uno dei più corposi nel Maceratese. Se le aziende in tutto erano 5.298 nel 2012, a giugno 2023 ne sono rimaste in piedi 4.187, oltre 1.100 in meno in poco più di un decennio. Considerando che lo stesso identico calo si ha considerando soltanto le imprese artigiane (erano 4.200 nel 2012, sono circa 3.100 oggi), ecco che è evidente come la “mortalità” delle aziende sia tutta concentrata tra le pmi. Seppur il terremoto abbia di fatto rappresentato un’opportunità, Covid, crisi energetica, aumento dei prezzi e manodopera che scarseggia hanno flagellato e flagellano il settore in maniera importante. 

 
La testimonianza di Simone Giglietti, titolare della Edil Capitani e Giglietti di Cingoli, fa parte di quella fascia di artigiani che, nonostante tutto, continua a tenere botta. «Ma si fa fatica, le sensazioni sono brutte – dice Giglietti – i debiti incagliati ci stanno strozzando, è un problema enorme per aziende di piccole dimensioni come la nostra. Abbiamo fatto degli investimenti e ora l’aumento dei tassi d’interesse colpisce eccome. Servirebbe una proroga per il pagamento dei mutui o dei tassi agevolati: la mancanza di liquidità è un problema drammatico».

L’altro grande problema, comune un po’ a tutti i settori, è quello della mancanza di manodopera. Un problema che si sta cronicizzando e che ha cause diverse. «Qualcosa cercando si trova, ma si fa una fatica enorme a trovare manodopera specializzata – continua l’imprenditore cingolano – in qualche caso siamo noi a formare direttamente gli operai, ma poi spesso e volentieri ci lasciano una volta che hanno raggiunto alcune competenze. Non possono essere le aziende ad accollarsi questa preparazione. Noi siamo due soci e quattro dipendenti, se ci fosse la possibilità assumeremmo anche tre o quattro ulteriori operai, di lavoro ne abbiamo abbastanza. Operiamo su gran parte dell’entroterra maceratese e, soprattutto a causa del sisma, di cantieri ce ne sono eccome. Viviamo giorno per giorno, mentre i tempi della burocrazia sono biblici. E non dimentichiamoci la questione dell’aumento dei prezzi delle materie prime, che è stata parzialmente assorbita ormai ma che continua a pesare. Ma la vera grande questione è quella dei debiti incagliati, quella fa la differenza per molte aziende».

Ad ogni modo, l’effetto di rimbalzo post pandemia del 2021 aveva portato a un notevole segno positivo sul fronte dei ricavi, come anche il suo lieve declinare nel 2022. La ripresa è stata trainata dal macrosettore delle costruzioni e da quello delle manifatture (industria in senso stretto) che sono cresciute nei ricavi al 2021 di quasi il 90%. Nel 2022, tuttavia, crescono ancora solo i ricavi dei servizi (+9,3%) e quelli delle costruzioni (+12,4%) mentre calano quelli manifatturieri (-16,8%) e dell’agricoltura (-22,8%).

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Corriere Adriatico