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MACERATA - Da un quarto d’ora era scattato il coprifuoco e gli agenti della Squadra Mobile sono entrati nell’androne di un palazzo. Stavano seguendo un giovane maceratese sospettato di spacciare droga e lo avevano visto rientrare in quel momento a casa. Gli agenti della Mobile, guidata dal commissario capo Matteo Luconi, lo hanno raggiunto e, dopo avergli mostrato le tessere del Corpo di appartenenza, lo hanno invitato a consegnare la droga che aveva con sé.
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Era domenica sera.
In cantina invece i poliziotti hanno trovato altra cocaina (circa 5 grammi) e 325 grammi di creatina, una sostanza ritenuta dagli inquirenti utilizzata per tagliare lo stupefacente. Una volta eseguiti tutti gli accertamenti del caso il 22enne è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale e l’attività è stata comunicata al Pm di turno, Rosanna Buccini. Ieri il 22enne è stato condotto in Tribunale per la convalida dell’arresto e per il processo per direttissima. In aula con lui c’era l’avvocato Antonella Mercuriali.
Il maceratese si è avvalso della facoltà di non rispondere e dopo che il giudice Andrea Belli ha convalidato l’arresto ha chiesto, tramite il proprio legale, di accedere a un rito alternativo. Nello specifico ha chiesto il patteggiamento. Il legale ha quindi concordato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di un anno e dieci mesi di reclusione con la concessione della sospensione condizionale. Il giudice ha accolto il patteggiamento e il 22enne è tornato in libertà.
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Corriere Adriatico