MACERATA - Metteva a disposizione delle prostitute diversi appartamenti e poi era lui stesso, secondo l’accusa, a prendere i contatti con i clienti che accompagnava...
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I fatti contestati a un civitanovese di origine argentina di 58 anni, sono relativi al periodo compreso tra il 2013 e il 2014. In quei mesi, secondo la ricostruzione accusatoria, Diaco avrebbe messo a disposizione di alcune persone di nazionalità straniera, degli appartamenti all’interno dei quali le giovani intrattenevano rapporti sessuali a pagamento. In base a quanto ricostruito dalla magistratura inquirente nel corso delle indagini preliminari, gli appartamenti sarebbero stati cinque: uno a Porto Recanati, tre a Civitanova e uno a Porto Sant’Elpidio. Ma per gli inquirenti Diaco non si sarebbe limitato a questo. Per l’accusa avrebbe preso direttamente i contatti con i clienti che poi avrebbe accompagnato con la propria auto fin sotto le abitazioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico