Il prof Massetti è cittadino onorario di Monte San Giusto. «No alla frammentazione della cura»

Gentili e Massetti
MONTE SAN GIUSTO - Cittadinanza onoraria di Monte San Giusto al professor Massimo Massetti, titolare della cattedra di Cardiochirurgia all’Università Cattolica di...

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MONTE SAN GIUSTO - Cittadinanza onoraria di Monte San Giusto al professor Massimo Massetti, titolare della cattedra di Cardiochirurgia all’Università Cattolica di Roma e direttore della Cardiochirurgia del Gemelli di Roma.

 

La cerimonia si è svolta nella cittadina calzaturiera per iniziativa del primo cittadino Andrea Gentili che ha voluto sottolineare come le radici non si perdono, Massetti ha passato alcuni anni dell’adolescenza a Monte San Giusto, cittadina che ha visto il padre guidare la caserma dei carabinieri. 
 «Ho passato più di quattro anni - ricorda il cardiochirurgo - a Monte San Giusto, dalla seconda media al secondo liceo, ho vissuto gli anni dell’adolescenza in un periodo particolare per Monte San Giusto in cui esplodeva l’attività calzaturiera: tutti, dai nonni ai ragazzi, contribuivano a questa dinamicità economica. Si viveva il valore del lavoro e ci si conosceva tutti, l’amicizia era un valore». Massetti si è formato all’estero per poi rientrare in Italia, grazie alla legge Gelmini, meta il Gemelli. «Nel ’92 scelsi di andare in Francia, a quell’epoca rappresentava il Paese più evoluto sul piano delle tecniche e delle terapie cardiochirurgiche. In quegli anni questi esodi per imparare mestieri molto specialistici erano di grande attualità. Oggi non è più di attualità la necessità di espatriare per formarsi all’eccellenza in alcune specialistiche». 


Passano gli anni, cambiano anche i modi di porsi nei confronti del malato, della malattia: «La cura non è soltanto aggiustare la parte malata di un organo ma farsi carico delle problematiche generali di un paziente che vive un percorso di sofferenza. Curare il malato, non soltanto la malattia: così interpreto il mio mestiere. Non è facile, negli ospedali oggi è tutto organizzato in modo tale che vengano realizzate le prestazioni, quindi abbiamo le unità specialistiche, gli ospedali e il paziente per curarsi spesso viaggia da uno specialista all’altro, da un ospedale all’altro: questa medicina a pezzi, questa frammentazione della cura è all’origine del disagio che poi i pazienti vivono perché poi la cura erogata molto spesso non corrisponde alla cura percepita dal paziente. Quello che stiamo facendo al Policlinico Gemelli è mettere in atto una serie di cambiamenti che passano per percorsi clinico-assistenziali. Non è più il paziente che si deve spostare, ma sono le risorse che si organizzano per dare al paziente la risposta più adeguata». Attività professionale, impegno sociale: il prof Massetti è anche il presidente della onlus “Dona la vita con il cuore”: «Abbiamo creato “Le domeniche del cuore”, un gruppo di volontari che sono medici, infermieri, volontari e vanno nelle periferie disagiate a realizzare visite gratuite a persone che sono in disagio sociale e l’ultima cosa che fanno è quella di curarsi. Questa attività secondo noi dovrebbe essere parte integrante di ogni cittadino del nostro Paese che dovrebbe vivere questa attività di volontariato come un dovere». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico