MILANO - È stato indagato per strage Giuseppe Pellicanò, l'uomo rimasto ferito nell'esplosione che ha distrutto parte di un palazzo in via Brioschi a Milano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Come è stato riferito in Procura a Milano, dalle indagini coordinate dal pm Elio Ramondini e dall' aggiunto Nunzia Gatto, sono emersi elementi che portano a ritenere che a provocare lo scoppio sia stato un gesto doloso attribuibile a Pellicanò in quanto, è stato accertato definitivamente, la fuga di gas è avvenuta all'interno dell'appartamento dove viveva con la moglie, che se ne stava andando di casa, e le due bambine. In particolare risulta manomesso il tubo del gas.
Per questo e per il fatto che il tetto sopra gli appartamenti esplosi stia crollando gli investigatori devono compiere molto rapidamente una serie di accertamenti irripetibili che riguardano le impronte digitali e biologiche sul tubo. Tubo che non si sa ancora se sia stato tagliato o staccato. Accertamenti che hanno portato alla notifica di un avviso di garanzia per strage al legale del'uomo e ai quali, se lo vorrà, potrà partecipare un suo consulente così come un consulente delle altre persone ferite.
Pellicanò, che deve essere ancora interrogato, si trova al momento ancora ricoverato a Niguarda, così come le sue bambine, per le gravi ustioni riportate. Dall'inchiesta è emerso che l'uomo era in cura da uno psichiatra e da uno psicologo per problemi di depressione e, con la moglie, rimasta uccisa dall'esplosione, stava frequentando un professionista che si occupa di mediazione familiare per rendere meno traumatica la separazione.
Nell'appartamento sono stati rilevati 47 metri cubi di gas metano: secondo le rilevazioni da parte dei tecnici dell'A2A dal contatore di casa Pellicanò, la fuoriuscita di gas è stata di 6 metri cubi all'ora, una quantità rilevantissma: basti pensare, è stato riferito, che per provocare un'esplosione è sufficiente un metro cubo e mezzo di gas metano.
Corriere Adriatico