«Attenzione a non calpestare le lapidi». Sos degrado al cimitero monumentale di Macerata, volantini-denuncia affissi alle colonne

«Attenzione a non calpestare le lapidi». Sos degrado al cimitero monumentale, volantini-denuncia affissi alle colonne
MACERATA «Attenzione, per la vostra sicurezza non calpestare sopra le lapidi a terra» è quanto scritto nei volantini affissi alle colonne del cimitero...

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MACERATA «Attenzione, per la vostra sicurezza non calpestare sopra le lapidi a terra» è quanto scritto nei volantini affissi alle colonne del cimitero monumentale. La frase non brilla anche nel senso letterale, per il resto appare complicato entrare nella parte monumentale del cimitero senza camminare sulle vecchie lapidi o sulle pavimentazioni dissestate. Lapidi sfondate, mattoni a terra che solo a guardarli promettono di cedere, degrado, incuria, gli unici a passeggiare tranquilli sono i gatti.  

Eppure si parla di un cimitero, della parte monumentale ed anche del suo immediato circondario usato da qualcuno anche per scaricare rifiuti di vario tipo: dovrebbe invece essere curato, mantenuto per il rispetto che si deve a una città, alla comunità che la vive anche nel rapporto con i propri defunti. Eppure non si muove nulla. Ad essere qualunquisti fino a qualche tempo fa si poteva sostenere che le amministrazioni non si occupano più di tanto dei cimiteri perché i morti non votano, oggi però è una motivazione che non regge più perché non votano neanche i vivi. La situazione del cimitero monumentale di Macerata è penosa da parecchi anni, ma il tempo che passa non fa che accrescere il degrado del cimitero monumentale. Tombe, sculture, lapidi, frasi che raccontano la Macerata dei secoli scorsi, i suoi protagonisti, persone che hanno dato molto alla città, storie che sono ancora motivo di orgoglio per gli abitanti del capoluogo. Chi non ha mai osservato le lapidi degli artisti Ivo Pannaggi e Umberto Peschi, dei musicisti Lauro Rossi e Lino Liviabella, del poeta vernacolare Giovanni Ginobili, dello scrittore Remo Pagnanelli, chi non ha mai guardato il circuito marmoreo che regge le bare dei motociclisti Primo e Giovanni Moretti, la scultura bronzea sulla tomba di Eugenio Niccolai oppure letto le tante dediche sulle tombe che raccontano la città dei secoli scorsi? 


Il video


Nel 2020 la lista civica Parcaroli fece uno dei primi video elettorali partendo dal cimitero monumentale per denunciare la situazione di degrado ma la situazione non è cambiata. Peraltro anche il Pnrr in salsa maceratese fugge i sepolcri, nessun progetto di riqualificazione del cimitero monumentale. Non lo ha fatto il centrosinistra prima, non lo sta facendo il centrodestra. Silenzio e degrado.
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Corriere Adriatico