CORRIDONIA - Ancora una volta, gli sgarbi di Vittorio Sgarbi lasciano il segno. Lo rivendica il Pierino nazionale all'indomani dello stanziamento di un milione e quattrocento...
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Dopo i danni subiti nel terremoto del 1703, fu restaurato, ma dopo l'abolizione degli ordini religiosi da parte di Napoleone cominciò un lento, inesorabile degrado. Fu adibito a caserma di militari e a bigattiera per i bachi da seta, a rifugio per sfollati e famiglie povere. Inoltre la stabilità edilizia ne fu compromessa dall'erosione della collina operata dalla limitrofa fornace Fermani, ai suoi piedi. Oggi impraticabile, il convento degli Zoccolanti è stato inserito a furor di popolo nell'elenco dei Luoghi del Cuore Fai, da salvare. “Ora, lo stanziamento del Mibact – conclude Sgarbi – apre uno spiraglio nella storia del suo salvataggio. Un finanziamento insperato, che consegue a quel mio gesto di rivolta! Non pretendo di essere ringraziato, ma vorrei almeno delle scuse da parte del sindaco di Corridonia! Non mi faccia citare Il gattopardo di Tomasi di Lampedusa, dove si legge: la voluttà di gridare lo avevo detto... la più forte di cui creatura umana possa godere…”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico