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CORRIDONIA - In aula, con accanto il suo legale Daniele D’Urso del foro di Bologna, ha confessato di aver tentato di truffare un anziano e di essere scappato perché non sapeva se quelli che erano intervenuti fossero carabinieri (anche se si erano qualificati, avevano la paletta d’ordinanza e l’hanno inseguito a sirene accese).
Così ieri Calogero Di Fede, il 30enne di Noto arrestato sabato scorso dopo aver colpito con l’auto un militare e aver generato il caos nella zona industriale di Corridonia.
L’arresto era avvenuto sabato scorso. Poco dopo le 10.30 in via Zegalara una pattuglia del Nucleo investigativo del Reparto operativo aveva notato due auto ferme, una Giulietta bianca e una Fiat Panda, e un giovane che gesticolava contro un anziano. Pensando si trattasse di un incidente stradale i carabinieri erano intervenuti, uno dei due militari era sceso, si era avvicinato con una paletta d’ordinanza e dopo essersi qualificato aveva chiesto i documenti al giovane che per tutta risposta aveva ingranato la retromarcia colpendo il militare e poi era ripartito. La folle corsa era poi proseguita verso Macerata, dopo una serie di sorpassi azzardati il giovane aveva imboccato una rotonda contromano per poi scontarsi con due auto. Infine l’arresto.
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Corriere Adriatico