Si dà alla fuga dopo la tentata truffa a un anziano, il giovane confessa: «Ho avuto paura e sono scappato»

Si dà alla fuga dopo la tentata truffa a un anziano, il giovane confessa: «Ho avuto paura e sono scappato»
Si dà alla fuga dopo la tentata truffa a un anziano, il giovane confessa: «Ho avuto paura e sono scappato»
di Benedetta Lombo
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Martedì 25 Maggio 2021, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 01:24

CORRIDONIA  - In aula, con accanto il suo legale Daniele D’Urso del foro di Bologna, ha confessato di aver tentato di truffare un anziano e di essere scappato perché non sapeva se quelli che erano intervenuti fossero carabinieri (anche se si erano qualificati, avevano la paletta d’ordinanza e l’hanno inseguito a sirene accese).


Così ieri Calogero Di Fede, il 30enne di Noto arrestato sabato scorso dopo aver colpito con l’auto un militare e aver generato il caos nella zona industriale di Corridonia. Il giudice Daniela Bellesi ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza al 9 giugno, nel frattempo nei confronti del 30enne ha disposto l’obbligo di firma “itinerante”, ovvero dovrà recarsi dai carabinieri dei luoghi dove per lavoro si sposterà. Lui che in aula ha dichiarato di lavorare come arrotino, organizzatore di feste, venditore di palloncini e ambulante, percepiva il reddito di cittadinanza e ora, su richiesta del pm Francesca D’Arienzo, il sostegno economico gli è stato sospeso.

In auto gli sono stati trovati dei sassi, che per gli inquirenti avrebbe utilizzato proprio per mettere in atto la truffa dello specchietto.


L’arresto era avvenuto sabato scorso. Poco dopo le 10.30 in via Zegalara una pattuglia del Nucleo investigativo del Reparto operativo aveva notato due auto ferme, una Giulietta bianca e una Fiat Panda, e un giovane che gesticolava contro un anziano. Pensando si trattasse di un incidente stradale i carabinieri erano intervenuti, uno dei due militari era sceso, si era avvicinato con una paletta d’ordinanza e dopo essersi qualificato aveva chiesto i documenti al giovane che per tutta risposta aveva ingranato la retromarcia colpendo il militare e poi era ripartito. La folle corsa era poi proseguita verso Macerata, dopo una serie di sorpassi azzardati il giovane aveva imboccato una rotonda contromano per poi scontarsi con due auto. Infine l’arresto.

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