OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MACERATA - «Domani restiamo chiusi, ma esigiamo il rispetto delle regole da parte di tutti». È la decisione del Corridomnia: domani le serrande dei negozi dello Shopping park resteranno abbassate, ma a patto che l’interpretazione dell’ultimo, contestatissimo Dpcm in materia di parchi commerciali sia la medesima per tutti.
«Sabato il Corridomnia sarà chiuso in ottemperanza alle direttive, fatte salve l’attività di ristorazione e altre esenti: su questo è stato riconosciuto in maniera oggettiva, dal prefetto stesso, che c’era stato un eccesso di zelo da parte della polizia municipale di Corridonia nell’intimare la chiusura sabato scorso – sottolinea in una nota Alfio Caccamo, patron del Corridomnia –. Ci aspettiamo però che questa regola venga fatta rispettare in tutte le situazioni analoghe a Corridonia e negli altri comuni. Se si verificherà che questo rispetto non c’è, certamente, per me sarebbe molto difficile convincere gli altri negozianti a continuare sulla strada dell’obbedienza e rimanere chiusi la domenica successiva».
L’incontro di mercoledì sera con prefetto e questore è servito a quietare le acque. «Il dialogo è stato molto costruttivo e mi sento di condividere una linea di fermezza nell’applicazione delle disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm – continua Caccamo –.
«C’è molta delusione dopo l’incontro di mercoledì sera, ma bisogna anche tenere conto della già difficile situazione economica che dobbiamo affrontare e subire altre sanzioni sarebbe un problema – ammette Fusari, che è titolare del Gilda Store, uno dei negozi del polo commerciale di Sambucheto –, di sicuro non staremo con le mani in mano, ma stiamo ancora studiando bene il da farsi insieme agli altri titolari di attività della zona. Quel che è certo è che vogliamo far sentire la nostra voce e ribadire la nostra contrarietà a questo sistema fallimentare di gestione della situazione, che ha cone responsabili il Governo e la Regione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico