Abusi sessuali in casa di riposo sull'anziana malata di Alzheimer: condannato un 52enne

Abusi sessuali in casa di riposo sull'anziana malata di Alzheimer: condannato un 52enne
CORRIDONIA - Approfittò di una 82enne malata di Alzheimer ricoverata in una casa di riposo per compiere su di lei atti sessuali, 52enne condannato a un anno e otto mesi di...

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CORRIDONIA - Approfittò di una 82enne malata di Alzheimer ricoverata in una casa di riposo per compiere su di lei atti sessuali, 52enne condannato a un anno e otto mesi di reclusione. Riconosciuta la minore gravità del fatto.  Si è chiuso così ieri il procedimento a carico di un corridoniano che all’epoca dei fatti lavorava all’interno di una casa di riposo. Era luglio del 2018, un giorno un’anziana ricoverata nella stessa stanza della 82enne aveva assistito a una scena tremenda: il dipendente della struttura si era avvicinato alla 82enne si era slacciato i pantaloni e aveva iniziato a compiere atti sessuali sull’anziana. 

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La vicenda

Lei, affetta da un deterioramento cognitivo a causa della malattia, non era stata in grado di opporsi né di sottrarsi a quella violenza, probabilmente non era neppure nelle condizioni di rendersi conto di ciò che le stava accadendo e sicuramente non lo avrebbe ricordato. Come se non fosse mai avvenuto. Ma l’anziana che era in stanza con lei si era resa conto eccome di quello che era successo e appena ne aveva avuto la possibilità aveva raccontato tutto. Il figlio della 82enne presentò una denuncia per conto della madre e la vicenda finì all’attenzione della procura. L’unica testimone delle violenze fu sentita dal gip in sede di incidente probatorio in modo da cristallizzarne le dichiarazioni e poterle usare nel processo. Il corridoniano fu accusato di violenza sessuale aggravata, per aver commesso il fatto su una persona anziana e affetta da Alzheimer. Nelle scorse udienze celebrate dinanzi al gup Claudio Bonifazi, gli avvocati della difesa Marco Marsili e Vanda Broglia, produssero una consulenza dalla quale emergeva che l’imputato aveva un vizio parziale di mente a causa di un incidente avvenuto diversi anni prima. Il giudice dispose dunque una perizia, la psichiatra Francesca Bozzi di Ancona concluse riconoscendo la sussistenza di una patologia ma a suo avviso non avrebbe inciso sulla capacità di intendere e volere. Ieri la discussione con rito abbreviato: il pm Vincenzo Carusi ha chiesto la condanna a due anni, il gup ha condannato il 52enne a un anno e otto mesi pena sospesa riconoscendo la minore gravità del fatto. Il figlio della vittima (l’anziana nel frattempo è deceduta) era parte civile con gli avvocati Gabriele e Massimiliano Cofanelli. Il risarcimento sarà quantificato in sede civile.

 

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Corriere Adriatico