«Sanata dal Comune di Cingoli una discriminante disparità di trattamento, una vittoria del Parco Acquatico Eldorado»

«Sanata dal Comune di Cingoli una discriminante disparità di trattamento, una vittoria del Parco Acquatico Eldorado»
CINGOLI - «Sanata dal Comune di Cingoli una discriminante disparità di trattamento, una vittoria del Parco Acquatico Eldorado». All’Acquaparco Verde...

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CINGOLI - «Sanata dal Comune di Cingoli una discriminante disparità di trattamento, una vittoria del Parco Acquatico Eldorado». All’Acquaparco Verde Azzurro  - rimarca una nota del Parco Acquatico - è stato imposto dal Comune di Cingoli di modificare il proprio errato codice ATECO che gli aveva consentito nella stagione 2021 di operare senza green pass mentre il Parco Acquatico Eldorado, pur svolgendo identica attività aperta al pubblico, era stato obbligato a tale pesante e penalizzante onere che comportava incremento di spese per i controlli ed una conseguente riduzione della clientela.

Il green pass

Nella stagione 2021 quindi, chi si presentava al Parco Acquatico Eldorado doveva essere munito di green pass mentre al vicino Acquaparco Verde Azzurro poteva entrare liberamente. La ragione di tale disparità di trattamento per identiche attività e la differente gestione del green pass - continua il comunicato -  è stata determinata dal fatto che LUDA S.R.L., la società proprietaria dell’Acquaparco Verde Azzurro, ha progettata e registrata la propria attività come “villaggio turistico” indicando il codice ATECO 55.20.1, che è relativo e corretto per l’attività ricettiva turistica, ma non per la gestione di un parco acquatico aperto al pubblico il cui codice obbligatorio ATECO è il 93.21.1.

La differenza non è solo nei numeri ma è sostanziale perché il villaggio turistico potrebbe utilizzare le proprie piscine solo per gli ospiti della sua struttura e non per la clientela esterna. Ciò non solo per regolare due diverse e ben distinte attività, ma anche perché l’apertura al pubblico comporterebbe misure di sicurezza e specifiche licenze, come quella della commissione provinciale di vigilanza, confermata da specifiche circolari ministeriali.

Il codice

Lo scorretto codice ATECO registrato da LUDA S.R.L. ha però consentito a questa - prosegue la nota -  a seguito del decreto governativo che ha disposto l’obbligo del green pass nell’agosto 2021, di operare liberamente con ingressi indistinti, anche per tutti quelli che si erano presentati numerosi (comitive giunte con viaggi organizzati) al Parco Acquatico Eldorado e che non erano potuti entrare per mancanza del green pass. Si è quindi verificata una grave ed ingiustificata disparità di trattamento per due identiche e vicinissime attività a pesante discapito commerciale ed economico dell’Eldorado che, a fronte degli importanti investimenti effettuati e delle notevoli spese di gestione, intendendo operare nel pieno rispetto della Legge e delle ragioni di sicurezza pandemica, ha dovuto rinunciare a moltissima, affezionata clientela che di conseguenza si è subito dirottata al vicinissimo Acquaparco Verde Azzurro. Continuo, importante sviamento di clientela e conseguente, pesante danno commerciale per il Parco Acquatico Eldorado che da subito, tramite i propri avvocati ha reiteratamente denunciato ad ogni competente Autorità ed al Comune di Cingoli tale assurda situazione che non solo penalizzava la propria attività, ma che era evidentemente contraria alle ben note misure di sicurezza assunte ed imposte per evitare la diffusione dei contagi da Covid 19.

«Solo dopo la conclusione della stagione operativa dei due parchi - conclude la nota - e dopo ulteriori, solleciti degli avvocati del Parco Acquatico Eldorado, il Comune di Cingoli ha finalmente imposto a LUDA S.R.L. la sostituzione dell’errato suo codice ATECO 55.20.1 con quello giusto 93.21.1., relativo alla specifica attività di parco acquatico aperto al pubblico. Finalmente parità di trattamento e possibilità di leale concorrenza».

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Corriere Adriatico