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CIVITANOVA - «Viviamo in un mondo social dove non si cerca difendere una coppia di ragazzi o di gridare aiuto per attirare l’attenzione. Dove la priorità è pubblicare una foto sui social con due corpi lasciati a terra esanimi per essere popolare.
Dove controlli le visualizzazioni o i like che arrivano piuttosto che capire se dei tuoi coetanei (che potrebbero essere tuo fratello o tua sorella), brutalmente aggrediti, sono in condizioni gravi o meno, dove un genitore quando esce la sera un figlio prega affinché torni a casa sano». Comincia così la lettera di Sonia Iacchelli, mamma della 18enne aggredita insieme al fidanzato 21enne venerdì sera davanti ad un locale sul lungomare Sud.
Sull’episodio sono in corso le indagini da parte della polizia.
«Quello che segue - sottolinea - è la descrizione nuda e cruda dei fatti. Una ragazzina 18enne, molestata davanti ai cancelli del locale, un ragazzo che cerca a parole di difendere la fidanzatina e la ragazza colpita con un pugno alla tempia. Il ragazzo accerchiato colpito da un violento pugno che lo fa cadere a terra, 4 o 5 persone che si accaniscono sul corpo a terra e lo lasciano privo di sensi, con la testa a penzoloni sul bordo della pista ciclabile, perde sangue dalla bocca, orecchio e naso. Il fratello era convinto che lo avevano ammazzato. Eppure poche ore prima avevano festeggiato in un ristorante i 21 anni da poco compiuti. Minuti, ore interminabili: prognosi di 30 giorni. La sicurezza di un locale deve essere adeguata alla portata delle persone». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico