Civitanova, perseguita la ex con messaggi, chiamate e appostamenti tentando di baciarla con la forza

Civitanova, perseguita la ex con messaggi, chiamate e appostamenti tentando di baciarla con la forza
MACERATA Dopo la fine della relazione avrebbe iniziato a perseguitarla con messaggi, chiamate e appostamenti sotto casa. Si è aperto ieri il processo a carico di un 57enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MACERATA Dopo la fine della relazione avrebbe iniziato a perseguitarla con messaggi, chiamate e appostamenti sotto casa. Si è aperto ieri il processo a carico di un 57enne di origine napoletana nei confronti della ex, una 42enne di Civitanova, dinanzi ai giudici del Tribunale di Macerata in composizione collegiale, presieduta da Andrea Belli. I fatti contestati sarebbero iniziati a febbraio del 2022 quando la donna decise di chiudere la relazione e sarebbero proseguiti fino alla scorsa estate.  Secondo l’accusa (ieri sostenuta in aula dal pubblico ministero Enrico Barbieri) una volta che la ex era in macchina con un’amica lui avrebbe messo la propria auto davanti a quella delle due donne per impedire loro di ripartire e parlare così con la ex compagna. Dopo qualche tempo i due erano tornati insieme ma successivamente si erano nuovamente lasciati e lui l’avrebbe tempestata di messaggi e chiamate. Una volta l’avrebbe seguita e raggiunta a Civitanova, le avrebbe aperto lo sportello lato passeggero prendendole le chiavi dell’auto, gliele avrebbe restituite se fossero andati a prendersi un caffè. In quell’occasione l’avrebbe presa per il viso tentando di baciarla. Per tutti questi fatti l’uomo è accusato di stalking, tentata violenza privata e tentata violenza sessuale. Difeso dall’avvocato Simone Santoro, l’imputato respinge gli addebiti. L’udienza è stata rinviata al prossimo 18 marzo per iniziare a sentire i primi testimoni dell’accusa.

  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico