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CIVITANOVA - Sciarpe e borse griffate Fendi e Louis Vuitton al mercato, ambulante del posto nei guai. Erano capi palesemente contraffatti, sequestrati dalle Fiamme Gialle che nel corso delle indagini sono riusciti a risalire anche al fornitore della merce contraffatta. Maxi sequestro di articoli, stoffe e scampoli che riportavano i loghi delle più importanti case di moda.
Oltre a quelle già citate, c’erano anche Prada, Gucci e Balenciaga, solo per dirne alcuni. Nel corso di una delle quotidiane operazioni di controllo, con l’obiettivo di contrastare ogni genere di traffico illecito, i finanzieri della Compagnia di Civitanova, guidati dal comandante Tiziano Padua, hanno svolto accertamenti, nei pressi del locale mercato settimanale, nei confronti di un venditore ambulante.
Erano stati esposti alle vendita diversi capi di abbigliamento, tra i quali anche venti articoli, tra sciarpe e borse, che presentavano i marchi Fendi e Louis Vuitton.
Le Fiamme gialle, dunque, hanno così proceduto al sequestro probatorio degli articoli contraffatti. L’ambulante è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata, in quanto ritenuto responsabile dei reati di ricettazione e di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Ma le indagini non si sono fermate qui. Gli ulteriori approfondimenti condotti dai militari hanno consentito di risalire al fornitore della merce contraffatta: una ditta con sede a Civitanova, attiva nel commercio di tessuti e stoffe, il cui titolare è stato segnalato all’autorità giudiziaria.
Su delega del sostituto procuratore Enrico Riccioni i finanzieri hanno effettuato una perquisizione locale, rinvenendo e sottoponendo a sequestro 419 rotoli di tessuti (per una lunghezza di oltre 3 mila metri lineari), scampoli e articoli di moda. Riportavano tutti 26 differenti marchi contraffatti, tra cui Louis Vuitton, Versace, Lacoste, Balenciaga, Fendi, Gucci, Prada, Ferrari, Philip Plein, Pinko e Levi’s. Sarebbero stati utilizzati per la realizzazione di borse, sciarpe ed abiti. Anche il grossista è stato denunciato per i reati di ricettazione e di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Ulteriori accertamenti verranno svolti sotto il profilo fiscale.
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Corriere Adriatico