Poche Sardine, Civitanova non si slega: «Sapevamo che era una piazza difficile»

Poche Sardine, Civitanova non si slega: «Sapevamo che era una piazza difficile»
 CIVITANOVA  - Terzo approdo nelle Marche per le Sardine: dopo Ancona e Fano, ecco Civitanova. Tre tappe di un percorso del movimento, come è stato detto durante...

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 CIVITANOVA  - Terzo approdo nelle Marche per le Sardine: dopo Ancona e Fano, ecco Civitanova. Tre tappe di un percorso del movimento, come è stato detto durante la manifestazione. Si entra dunque nella fase due: dalla protesta pacifica all’apertura al territorio, affrontandone i problemi. La fase tre, cioè cosa diventeranno le sardine da grandi, si discuterà nella manifestazione nazionale di Scampia a marzo. 

 

Trattandosi di incontri di piazza, non si può che partire dai numeri. Che, come ammettono gli stessi organizzatori, sono stati inferiori alle attese. Alcune centinaia le persone che si sono radunate ieri pomeriggio nella piazzetta del Lido Cluana. Una partecipazione stimabile intorno alle 400 unità, per la maggior parte di fuori città. L’obiettivo sbandierato dalla “sezione” cittadina del movimento era quello di un migliaio di persone. Giorgio Mattiuzzo, civitanovese, fondatore delle Sardine marchigiane, non vuole certo nascondere un pizzico di delusione. «La città non ha risposto come speravamo – ha detto al termine dell’iniziativa – ma bisogna anche dire che siamo andati molto meglio delle previsione pessimistiche. Civitanova è storicamente una “piazza” difficile per questo tipo di appuntamenti». «Noi siamo però soddisfatti dei contenuti trattati gli ha fatto eco Cristiana Cecchetti, ex assessore – chi è venuto oggi ha ascoltato attentamente tutti gli interventi».  Quello dell’ex sindaco di Serravalle del Chienti, Venanzo Rocchetti, il più applaudito. Una scaletta classica che si è aperta con la canzone “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla. Ma con elementi di assoluta originalità. Come le vignette realizzate live da Dimitri Papiri. Tre le “opere” realizzate, la prima delle quali con la caricatura di Mattia Santori, portavoce del movimento. Tra un intervento e l’altro, si è esibito il giovanissimo duo canoro Noemi & Marta e anche attori dell’associazione Franco. A loro il compito di intonare l’immancabile “Bella Ciao”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico