Stroncato da un male a soli 54 anni, Civitanova piange “Momò” Rogante storico capo ultras rossoblù

Mauro Rogante, per tutti "Momò"
CIVITANOVA - Civitanova piange il suo “Momò”. Così era chiamato da tutti Roberto Rogante, stroncato ieri mattina da una brutta malattia che non gli ha...

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CIVITANOVA - Civitanova piange il suo “Momò”. Così era chiamato da tutti Roberto Rogante, stroncato ieri mattina da una brutta malattia che non gli ha lasciato scampo. Aveva 54 anni. Impossibile non ricordarlo con la sciarpa rossoblù al collo appostato proprio sotto la rete dello stadio con lo sguardo rivolto verso i gradoni, a lanciare cori e a guidare la tifoseria dell’amata Civitanovese.

 

È stato tra i fondatori del Commando Ultrà negli anni Ottanta, un autorità che non ha dovuto mai imporre, forte di un carisma naturale ma anche di un empatia che lo ha fatto avvicinare a diverse generazioni. Rispettato da tifoserie amiche e rivali, la prima a sostenerlo in questa sua terribile battaglia è stata quella dei “fratelli” di San Benedetto.

«Forza Momò» lo striscione che da settimane campeggia davanti alla Curva Cioffi. È apparso dopo il suo ricovero, purtroppo l’ultimo, all’ospedale cittadino. Chi non frequentava il Polisportivo lo ricorda alla guida di un furgone o di un camioncino. Ha lavorato infatti con diverse ditte di spedizionieri, mestiere che lo ha portato a conoscere una moltitudine di persone fuori città. Due anni fa il matrimonio con Luisiana Scarpetta con cui viveva da anni e che lo ha sostenuto fino alla fine. Questo il suo saluto su Fb. «Sei volato in cielo stamattina sereno, sei stato il mio guerriero, il mio leone, il mio più caro amico, amante, ciao amore mio».

Il rito funebre sarà celebrato oggi pomeriggio alle 15.30, lo stesso orario in cui la Civitanovese scenderà in campo contro il Corridonia. «Il presidente Mauro Profili e tutta la società è vicina alla famiglia – si legge in un post della Civitanovese – all’inizio del campionato i calciatori avevano inviato un video di saluto a Roberto che aveva risposto incitando i rossoblù dal letto di ospedale». A ricordarlo, anche il sindaco Fabrizio Ciarapica, che lo conosceva personalmente. Ma su facebook sono innumerevoli i pensieri scritti da tifosi che con «lo Momò” hanno condiviso una grande passione e una grande amicizia.
 

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Corriere Adriatico