Parcheggi, il flash mob dei residenti a Civitanova: «Città invivibile, oppressi dal traffico»

Parcheggi, il flash mob dei residenti a Civitanova: «Città invivibile, oppressi dal traffico»
CIVITANOVA Qualcosa come 160 richieste edilizie relative a demolizioni e ampliamenti volumetrici dall’inizio dell’anno. E nessun posto macchina in più. Sono...

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CIVITANOVA Qualcosa come 160 richieste edilizie relative a demolizioni e ampliamenti volumetrici dall’inizio dell’anno. E nessun posto macchina in più. Sono solo alcuni dei numeri snocciolati ieri mattina in un flash mob organizzato sotto il palazzo Comunale. Promotore, il Comitato Residenti Uniti per il Centro, che ha aperto una pagina Facebook e si sta organizzando come interlocutore per tanti cittadini, raccogliendo adesioni. Presa di mira la politica urbanistica dell’amministrazione comunale che, secondo i manifestanti, «renderà ancora più invivibile la città per i residenti, oppressi da traffico, smog e senza alcun parcheggio».

 

La mobilitazione

Ieri un’ottantina si sono assiepati sotto le logge di palazzo Sforza, con cartelloni e fischietti, a partire dalle 10. Ogni mezz’ora è stato letto un comunicato con le rimostranze. E i numeri: «23.20% di consumo di suolo, il più alto in provincia; decine di varianti approvate nottetempo; delibere di giunta sulla disciplina dei parcheggi ingiustificate; 80 richieste di incontro protocollate; 300 firme raccolte e zero le risposte dell’amministrazione». Tra i fondatori del comitato, Marsilio Marsili. «Ormai tutta l’attenzione è rivolta allo svago, a mettere a disposizione la città per chi vi sta qualche ora di notte – dice – nel frattempo impazza il piano casa. Un solo esempio: in via Asiago, dove è stata riservata la sosta solo a chi vi abita, un edificio che ospitava due famiglie è stato trasformato in una palazzina con 34 appartamenti. E senza nessun garage». Concetti ripresi dagli slogan contenuti nei cartelli: «La città è fatta per essere abitata, non sfruttata»; «Sì Civitanova, no Dubai»; «Il ragioniere e il medico festeggiano parcheggi a pagamento, i residenti piangono il fallimento».

Il riferimento è alle professioni del sindaco Ciarapica e del presidente del consiglio comunale (ed ex assessore all’urbanistica) Fausto Troiani. «Qui viviamo e qui vogliamo restare – grida al megafono Andrea Mira, altro promotore del comitato – non vogliamo essere sfrattati dalle nostre case di proprietà. Non si può abitare a Civitanova e poi dover parcheggiare a Porto Sant’Elpidio». Infine le parole di Andrea Mazzaferro. «Non abbiamo nulla contro chi ristruttura i propri edifici – dice – ma quello che manca è un piano per uno sviluppo sostenibile della città. Invece la viabilità è quella di 30 anni fa e non c’è un piano parcheggi. Applicano un “piano irregolatore”. Quel che è peggio, è che non siamo ascoltati: nessuna risposta alle nostre Pec dal sindaco, ci ha sempre negato un incontro. Eppure abbiamo anche proposte, non solo richieste».

 

 

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Corriere Adriatico