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CIVITANOVA - Le spiegazioni fornite dal sindaco Ciarapica sull’inquinamento alla foce del Chienti non sono ritenute sufficienti. L’opposizione incalza il primo cittadino mentre sul tavolo rimane l’interrogazione urgente presentata da Mirella Paglialunga. Non sono escluse altre azioni. Tutta la questione ruota attorno ad un fatto: da quando Ciarapica è venuto a conoscenza della relazione che attesta la contaminazione del terreno, ha atteso 5 mesi prima di prendere un provvedimento. Nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco ha utilizzato lo strumento della “comunicazioni” per parlare del tema ma non è stata illustrata l’interrogazione del centrosinistra.
«Risposta breve e confusionaria – dice Francesco Micucci (Pd) – il sindaco ha parlato di una precedente ordinanza del giugno 2021 con cui è stata interdetta una piccola porzione di spiaggia e un’area del tiro a volo.
La variante
Piero Gismondi (La Nuova Città), sulla variante, dice che «non esisteva alcun obbligo di adottarla 6 mesi fa» ed ora che è stata bocciata «eventuali risarcimenti dovrebbero essere chiesti agli amministratori». Letizia Murri (Ascoltiamo la città) si chiede «quando l’amministrazione farà qualcosa per mettere mano alla bonifica dell’area» e ribadisce che «non è stata data alcuna sicurezza ai cittadini con cartelli che non spiegano e sono in balia delle intemperie e recinzioni tardive». Infine Elisabetta Giorgini (Dipende da noi) punta il dito «sulla mancanza di trasparenza e di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale sia nella prima che nella seconda ordinanza». «Eppure il Comune ha tanti canali e strumenti per informare i cittadini. Vedi in questi giorni per la disinfestazione per le zanzare, con passaggi di auto con altoparlanti, messaggi social, comunicati stampa. Qui parliamo di un tratto di spiaggia (a nord e sud est del Tiro a Volo) rimasto praticamente sempre aperto. Ricordo che la prima relazione che ne attestata la contaminazione da parte dell’Asur è del 2020. E poi la ciclabile non può essere solo una zona di transito senza possibilità di sedersi».
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