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CIVITANOVA - La moglie chiama i carabinieri, il marito li aggredisce, in manette un albanese di 36 anni. È accaduto giovedì scorso. Una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Civitanova era intervenuta a seguito della richiesta di una donna albanese.
Quando sono arrivati i militari hanno chiesto al marito un documento di riconoscimento e la patente ricevendo per tutta risposta un: «Non stavo guidando, che volete da me, la patente non ve la do. È meglio per voi che chiamiate i rinforzi».
È finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e denunciato per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. Il militare aggredito infatti è stato costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso che gli hanno riscontrato un lieve edema con piccole escoriazioni da trauma contusivo distorsivo alla mano (cinque giorni di prognosi). Ieri l’albanese è stato condotto in Tribunale per il giudizio direttissimo davanti al giudice Francesca Preziosi e al pubblico ministero Stefano Lanari. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari con il permesso di andare al lavoro. Il 36enne è difeso dall’avvocato Marco Romagnoli.
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Corriere Adriatico