Mercato ittico civitanovese, altre grane: si dimette l’avvocato Maria Emanuela Anconetani

Mercato ittico civitanovese, altre grane: si dimette l’avvocato Maria Emanuela Anconetani
CIVITANOVA  - Dopo i guai finanziari arrivano nuove grane per il Mercato ittico civitanovese. Fanno rumore le dimissioni dal consiglio della società pubblico –...

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CIVITANOVA  - Dopo i guai finanziari arrivano nuove grane per il Mercato ittico civitanovese. Fanno rumore le dimissioni dal consiglio della società pubblico – privata dell’avvocato Maria Emanuela Anconetani, che negli ultimi mesi si era impegnata a fondo sul piano di ricapitalizzazione del Mic, approvato dal consiglio comunale lo scorso dicembre.

 

 

La figura di spicco della società ha lasciato in questi giorni l’incarico (tramite lettera protocollata). Nominata nel 2019 dal sindaco Ciarapica l’avvocato Anconetani aveva preso parte alla recente seduta consiliare, per convincere i consiglieri della validità del piano di risanamento dei conti. Quelle dell’avvocato Anconetani sono le ennesime dimissioni di un esponente delle società che gravitano nell’orbita comunale. Non è escluso che la sua uscita di scena, che arriva in una fase molto delicata del processo di ricapitalizzazione, possa essere legata al dibattito sul nuovo maxi progetto del porto, appoggiato dal sindaco, che prevede lo spostamento del comparto cantieristica per fare spazio a nuova cubatura residenziale.

Maria Emanuala Anconetani è la moglie di Gianfilippo Bianchi, amministratore dei «Cantieri Anconetani», coinvolti nel dibattito sul piano faraonico per l’area portuale. Non c’è dunque pace per il Mercato Ittico, che perde una figura cardine in un frangente delicato. Il Mic è arrivato sull’orlo del fallimento, dopo la chiusura dei conti del 2019 che ha fatto segnare un passivo di 342mila euro, 290mila legati ad imposte non pagate del periodo 2013 - 2018.


Per avviare il processo di “bonifica finanziaria” l’amministrazione Ciarapica ha affidato una serie di consulenze legali, per prevedere fra l’altro la stesura di un contratto che impegna le 2 coop private di pescatori (che rappresentano la parte privata della società) a condividere le linee del progetto. A metà dicembre il consiglio comunale ha approvato la decisione di sanare la situazione finanziaria del Mic, tramite acquisizione della quasi totalità delle quote societarie da parte del Comune, ripianamento delle perdite, ricostituzione del capitale sociale, nuovo piano per incrementare gli incassi. A febbraio 2021 la giunta è ricorsa ad un nuovo incarico legale, affidando all’avvocato Maurizio Giorgini la verifica della fattibilità del piano di salvataggio del Mic Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico