Usura ed estorsione: ristoratore arrestato Vittima costretta a pagare, pure coi pestaggi

Usura ed estorsione: ristoratore arrestato Vittima costretta a pagare, pure coi pestaggi
CIVITANOVA - Estorsione, usura e lesioni nei confronti dell’uomo a cui aveva prestato dei soldi. Pretendeva di riaverli indietro con tassi di interesse altissimi, ma ieri...

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CIVITANOVA - Estorsione, usura e lesioni nei confronti dell’uomo a cui aveva prestato dei soldi. Pretendeva di riaverli indietro con tassi di interesse altissimi, ma ieri è finito in manette un noto ristoratore che da molti anni ormai è residente a Civitanova. Nei giorni scorsi, accusato degli stessi reati, era finito in carcere anche suo figlio. La vicenda era cominciata alcuni mesi fa, più o meno all’inizio di quest’anno, quando un uomo del posto aveva chiesto in prestito al ristoratore, tra l’altro molto conosciuto in città, una somma di denaro, pari a 10 mila euro.


La denuncia
Dopo poco erano cominciate, secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti sulla base della denuncia presentata dalla vittima, le vessazioni nei confronti proprio del debitore, che avrebbe dovuto restituire i soldi con tassi da usura, altissimi. Vessazioni che, secondo quanto ha riferito la vittima, erano sfociate anche in vere e proprie minacce. L’uomo, a quel punto, esaperato e spaventato per quello che sarebbe potuto succedergli, si era recato presso la polizia di Ancona per sporgere denuncia nei confronti del ristoratore, raccontando alle forze dell’ordine quanto accaduto.

 

I controlli a distanza
Da qui erano scattate le indagini, eseguite dalla polizia del capoluogo dorico e coordinate dal procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio. Un mese fa l’episodio clou: la vittima, tenuta sotto controllo dalla polizia a distanza, si era accordata con il ristoratore per un incontro nel locale. Quindi, in quel contesto, sarebbe avvenuto un vero e proprio pestaggio per mano dell’uomo e di suo figlio. Nella mattinata di ieri c’è stato l’epilogo della inquietante vicenda. Il ristoratore civitanovese, infatti, è stato rintracciato e arrestato dagli uomini del Servizio Centrale Operativo (Sco) di Ancona. Nei giorni scorsi, come si diceva, era finito nei guai anche il figlio, ritenuto colpevole degli stessi reati del padre. L’uomo è finito in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni: il ristoratore civitanovese è accusato, come si diceva, di estorsione, usura e lesioni.

Il clamore in città

La notizia dell’arresto dell’uomo, conosciuto in città per via della sua attività imprenditoriale, si è diffusa a macchia d’olio e ha provocato un certo sgomento tra coloro che avevano avuto a che fare con lui. Resta da sottolineare come puntuale sia arrivata la risposta in termini di legalità alla richiesta di giustizia della vittima dell’odioso reato. Per il ristoratore civitanovese e per il figlio si sono aperte le porte del carcere come richiesto dal procuratore capo del tribunale di Macerata Giovanni Giorgio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico