Addio a Giovanni Torresi, commercio in lutto. Fondò la storica pasticceria Romana

Giovanni Torresi
CIVITANOVA - Addio a Giovanni Torresi, il fondatore della pasticceria Romana. L’artigiano ed imprenditore aveva 84 anni. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano...

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CIVITANOVA - Addio a Giovanni Torresi, il fondatore della pasticceria Romana. L’artigiano ed imprenditore aveva 84 anni. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano peggiorate. Un addio che arriva proprio quando lo storico locale all’incrocio tra corso Umberto e il piazzale della stazione riapre i battenti sotto una nuova gestione. Inaugurazione avvenuto poco più di una settimana fa. 

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«Purtroppo – racconta il nipote che porta lo stesso nome dello zio scomparso – non abbiamo potuto partecipare al taglio del nastro per vari motivi, di salute e provvedimenti restrittivi vari per il Covid. Ci avrebbe fatto piacere». La storia di Giovanni Torresi, ripercorsa dall’omonimo nipote, racchiude e simboleggia in piccolo quella della stessa città. Il civitanovese, in gioventù, è animato dalla voglia di imparare un mestiere, quello di pasticciere. Ma vuole specializzarsi. E in una piccola città di provincia tra gli anni ‘50 e ’60 non ci sono tante possibilità rispetto a quelle di una produzione dolciaria tipicamente tradizionale.

Così decide di trasferirsi a Roma dove, dopo periodi di studi e apprendistato, inizia a lavorare in una famosa pasticceria della Capitale. E da qui nasce la sua fortuna, anche da un punto di vista amoroso. Conosce infatti Giuseppina Ricci, che diventerà sua moglie. Giovanni torna con la consorte a Civitanova. I due aprono la Pasticceria Romana (facile la scelta del nome) nel 1969. L’esercizio, però, non si caratterizzerà solo per la bontà delle torte e dei pasticcini. Diventa molto di più di un semplice laboratorio con bar: un locale vero e proprio, che a Civitanova (e nel comprensorio) mancava. La colazione nei giorni festivi diventa un rito. E poi iniziano gli aperitivi. La Romana diventa punto di incontro e di ritrovo. Vi si fermano le star di passaggio. Il regno di Giovanni e Giuseppina rimane la pasticceria ma grazie anche ai fratelli Massimo, Sergio, Fabio, Anna, Giovanni e Franco, negli anni ’80 diventa il simbolo della Civitanova che cresce, che si apre al mondo, che con il lavoro assapora il benessere.

«Poi nel 2008 viene a mancare Giuseppina - racconta il nipote Giovanni Torresi –. Dopo un percorso di mezzo secolo, la chiusura nel 2019 quando improvvisamente scompare anche zio Fabio. La città perde una figura storica che ha segnato un’epoca». I funerali si terranno domani alle 11 nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice.

 

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Corriere Adriatico