OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CIVITANOVA - Lei scopre che il compagno ha delle relazioni con altre donne e lui la aggredisce. È stato rinviato a giudizio un uomo di 34 anni. L’accusa nei suoi confronti è di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Lo sciame sismico scuote l'Adriatico: soltanto oggi tre scosse di terremoto in mezzo al mare
Amazon a Camerano ha aperto il deposito di smistamento, ecco quanto guadagna chi ci lavora
I fatti contestati finiti ieri mattina all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi, e del pubblico ministero Enrico Riccioni risalgono al periodo compreso tra febbraio del 2018 e maggio 2019.
Secondo la ricostruzione accusatoria - il fascicolo è del sostituto procuratore Rosanna Buccini – l’imputato avrebbe più volte maltrattato la compagna con cui conviveva con violenze sia fisiche sia psicologiche.
A novembre l’uomo avrebbe colpito la compagna e la figlia piccola. Quella volta ad innescare la discussione sarebbe stato il rifiuto di lei di accettare un impiego lavorativo. In quell’occasione l’avrebbe minacciata di morte e, per l’accusa, le avrebbe sottratto la somma di 1.200 euro. Alla fine la donna aveva deciso di interrompere la convivenza col compagno e anche dopo questa decisione lui l’avrebbe minacciata di morte. Alla fine lei si era rivolta a un legale, l’avvocato Paolo Cecchetti, e tramite il professionista aveva denunciato i fatti all’autorità giudiziaria. La denuncia portò all’apertura di un fascicolo a carico dell’uomo.
Il sostituto procuratore Buccini dispose ulteriori accertamenti per definire i contorni della vicenda e accertare se ci fossero responsabilità a carico dell’indagato, poi, concluse le indagini preliminari, il pubblico ministero contestò all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, reato aggravato dall’aver commesso i fatti anche ai danni della figlia minorenne, chiedendone il rinvio a giudizio. Il procedimento a carico dell’imputato era stato fissato per ieri davanti al gup Bonifazi.
L’uomo, difeso dagli avvocati Elena De Luca del foro di Gorizia ed Elena Abu Sharkh del foro di Macerata, respinge gli addebiti e, convinto di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati nel corso del dibattimento, ieri ha deciso di non richiedere riti alternativi e affrontare il processo. Ieri dunque, è stato rinviato a giudizio, il processo a suo carico si aprirà a febbraio del prossimo anno.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico