Check up contro il pericolo allagamenti. Del Medico: «A rischio i fossi Maranello e Castellaro»

Un sopralluogo
CIVITANOVA - Chienti monitorato speciale in questa stagione. Il Genio civile di Macerata ha certificato l’elevato pericolo di allagamento, in caso di piena, per la bassa...

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CIVITANOVA - Chienti monitorato speciale in questa stagione. Il Genio civile di Macerata ha certificato l’elevato pericolo di allagamento, in caso di piena, per la bassa valle del fiume. Ecco perché monitora costantemente la situazione e spinge affinché in Regione arrivino tutte le autorizzazioni ambientali per le opere di messa in sicurezza sull’alveo. Progetto e finanziamenti già ci sono. Ma a tenere sotto stretta osservazione la situazione è anche Aurelio Del Medico, responsabile della Protezione civile di Civitanova. 

 

 
Ogni anno esegue sopralluoghi in tutti i corsi d’acqua della città che producono una relazione da inviare a tutti gli enti competenti in materia. Pulizia, vegetazione e lavori finiscono sotto la lente d’ingrandimento. Nei prossimi giorni Del Medico eseguirà l’annuale ispezione ma già ai suoi occhi non sono sfuggite situazioni potenzialmente pericolose. «Purtroppo negli ultimi tempi lo stato dei fiumi e dei fossi non è migliorato – spiega il responsabile cittadino della Protezione civile –, il Covid ha inevitabilmente rallentato gli interventi e posto in secondo piano la questione. Che, però, rimane di pressante attualità. Di solito effettuavo questi sopralluoghi in agosto, prima dei temporali di fine estate. Ho già invito una lettera al competente ufficio comunale. Dopo i controlli, invierò come sempre una relazione al Consorzio di Bonifica, al Genio civile, alla Regione, alla Provincia, al Comune e ai carabinieri forestali».
In passato, Del Medico aveva già evidenziato alcune criticità, come l’innalzamento dell’alveo del Chienti dovuto ai detriti trasportati dal fiume che si depositano soprattutto in prossimità dei ponti. E poi la presenza di tronchi e di una vegetazione che, se da una parte sostiene gli argini, dall’altra non deve conquistare il letto del fiume. Ma i pericoli maggiori per la città, secondo l’ex comandante dei Vigili del Fuoco, arrivano dai fossi. «Purtroppo il rischio di essere colpiti da bombe d’acqua è reale – afferma – vediamo come questi fenomeni estremi si verificano in tutta Italia. Praticamente ci stanno accerchiando. Per questo canali di scolo e corsi d’acqua vanno tenuti puliti».


«Il Castellaro sfocia proprio in centro - sottolinea il responsabile della Protezione civile comunale - e in questi giorni ho visto dei lavori vicino al fosso che non mi sono piaciuti per niente. Mi riferisco ad un intervento vicino al ponte sulla strada della Cinciallegra. C’era un canneto che costituiva una paratia naturale, ora divelto. Poi ci sono dei punti dove l’erosione dell’acqua dopo i temporali ha creato situazioni da monitorare. Poi c’è il Maranello che da anni è stato incanalato sottoterra e deviato in prossimità del sottopasso Esso. Potenzialmente è la situazione più pericolosa, per questo il controllo deve essere costante».

 

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Corriere Adriatico