I commercianti: «Non ci sentiamo sicuri, servono più agenti di polizia locale in centro»

La polizia locale durante un controllo notturno
CIVITANOVA - Sos sicurezza in centro, i commercianti non si sentono abbastanza al sicuro e chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed una illuminazione...

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CIVITANOVA - Sos sicurezza in centro, i commercianti non si sentono abbastanza al sicuro e chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed una illuminazione adeguata.

 

«La sera, ora che è buio, abbiamo paura ad andare a prendere la macchina parcheggiata lungo le vie del Borgo marinaro. E molti di noi, me compresa, preferiscono pagare un’intera giornata di parcheggio e lasciare la macchina lungo corso Umberto I per evitare di passare per le strade dietro», ha detto Debora Pennesi, commerciante e presidente dell’associazione “Centriamo”, che parla anche a nome dei suoi colleghi addetti ai lavori. 
La questione della sicurezza, in realtà, preoccupa già da tempo gli operatori commerciali del centro e tutti coloro che hanno un’attività nel cuore cittadino. 
«Abbiamo chiesto da tempo una maggiore presenza dei vigili urbani, che dovrebbero girare di più e a piedi per le vie del centro – ha continuano Debora Pennesi – Certe zone del Borgo marinaro sono davvero pericolose, ci troviamo davanti facce tutt’altro che rassicuranti ed episodi di spaccio di sostanze stupefacenti praticamente sotto gli occhi. Nei giorni scorsi in via Dalmazia i miei colleghi hanno segnalato la presenza di tre siringhe a terra. E parliamo di corso Dalmazia, che è una delle vie più centrali. I commercianti hanno paura, non si sentono tranquilli. Così non va, serve più sicurezza. La situazione più grave è in via della Nave, in piazza Conchiglia, tanto per citarne due. La sera abbiamo paura a percorrerle per andare a riprendere le macchine parcheggiate. Abbiamo chiesto di tutto, dalle telecamere all’illuminazione. Ora che sono in corso i lavori di risistemazione del Borgo marinaro ci auguriamo che davvero possa cambiare qualcosa perché così non va proprio». 
E ora che si parla di chiusure anticipate di bar, locali e attività commerciali, gli addetti ai lavori hanno ancora più timori. «Con le chiusure anticipate ci sarà, ovviamente, meno movimento. Tra noi c’è il panico. Con questo “coprifuoco” si rischia davvero di lasciare i nostri negozi in mano ai delinquenti, come era già successo durante il periodo del lockdown, quando tanti ne hanno approfittato per rubare e danneggiare. Senza contare che la situazione è già difficile di suo».


Per questi motivi i commercianti del centro di Civitanova chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine nella zona, l’unico strumento in grado di scoraggiare i malintenzionati. Mentre, ancora una volta, preoccupa la situazione in via della Nave, la strada dietro il centralissimo corso Umberto I, dove i residenti nelle settimane scorse hanno organizzato una raccolta di firme per “denunciare” schiamazzi e atti vandalici che si consumano di notte, specialmente durante i fine settimana.
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Corriere Adriatico