Il cadavere di Giuliano, 66enne, trovato ​in una casa abbandonata, la morte potrebbe risalire a due anni fa

I carabinieri sul posto del ritrovamento
CIVITANOVA - Un cadavere, quasi ridotto a scheletro, rinvenuto in una casa della Città Alta. I proprietari erano arrivati per dare il via ai lavori in quella abitazione,...

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CIVITANOVA - Un cadavere, quasi ridotto a scheletro, rinvenuto in una casa della Città Alta. I proprietari erano arrivati per dare il via ai lavori in quella abitazione, che si trova in vicolo dell’Arco, lungo le mura, a due passi dal campetto sportivo, quando in una camera hanno fatto la macabra scoperta. Il corpo è di Giuliano Pagnanini. Aveva 66 anni, viveva da solo e i suoi parenti più stretti a Civitanova Alta sono deceduti.


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Non è ancora stato stabilito quando l’uomo sia morto (forse addirittura due anni fa), ma il cadavere era già quasi ridotto a scheletro, avvolto in una coperta. Il rinvenimento, che ha scosso la Città Alta, è avvenuto nel pomeriggio di ieri. Lo stabile è di proprietà della famiglia Quintavalle. E gli eredi, prima del lockdown, avevano apposto una porta in compensato per sbarrare l’accesso alla struttura, senza neppure entrare. Dentro c’era già il cadavere dell’uomo. Ieri pomeriggio, come si diceva, i proprietari, insieme ad alcuni operai, sono entrati e in una camera da letto, la cui piccola finestra dà proprio sul campetto sportivo, hanno trovato quelle ossa. Hanno immediatamente chiamato i carabinieri.
Sul posto sono arrivati anche il capitano Massimo Amicucci, che guida la Compagnia dei carabinieri di Civitanova, e il medico legale Roberto Scendoni, per effettuare i primi accertamenti di rito sul cadavere. L’identificazione è stata velocissima. L’uomo, infatti, aveva con sé i documenti di identità. Sul corpo e intorno ad esso non sono stati trovati segni che possano far pensare ad una morte violenta. Le cause del decesso sarebbero, dunque, naturali.
Su quello che è rimasto della salma verrà effettuata l’ispezione per accertare che le ossa rinvenute siano effettivamente le sue e per chiarire quando sia avvenuta con precisione la morte. Secondo quanto è stato ricostruito, anche grazie ai racconti e alle testimonianze di alcuni residenti della zona, Giuliano Pagnanini viveva a Civitanova Alta, dopo essere stato per diverso tempo all’estero, in Canada. Un fratello, Elio, barbiere e parrucchiere anche lui di Civitanova Alta, è morto circa un anno fa, mentre un altro fratello si trova in Canada. Giuliano Pagnanini non aveva qui altri familiari, se non la cognata che però non aveva da tempo contatti con lui.

Ora i carabinieri stanno cercando di ricostruire perché quell’uomo si trovasse in quella casa abbandonata, probabilmente bivaccava nel rudere. Nel 2006 Pagnanini era finito in carcere dopo un maldestro colpo in banca. Aveva cercato di rapinare, all’orario di chiusura, la Banca della Provincia di Macerata lungo corso Umberto I. Aveva minacciato il direttore e i dipendenti con un taglierino e si era fatto consegnare poco più di 20 mila euro, ma era stato inseguito, bloccato e arrestato dalla polizia in pieno centro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico