CIVITANOVA - Cacciatore, dopo essere stato derubato dei suoi fucili, non si perde d’animo. Li cerca dappertutto, con tanto di passaparola tra “colleghi” e, alla...
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Intorno alle 10 dell’altra mattina l’uomo, un sessantenne che vive con la famiglia in una casa di fronte all’asilo di Santa Maria Apparente, si è recato in un casolare abbandonato che si trova nella zona proprio sopra l’ospedale, non lontano da dove è posizionata l’elisuperficie. È entrato nella casa diroccata, con la speranza di recuperare la refurtiva. Era dall’indomani del furto, avvenuto nel tardo pomeriggio di due sabati fa, che il sessantenne andava cercando i suoi fucili un po’ dappertutto, tra le campagne e i vecchi casolari diroccati. Era sicuro che, a conti fatti, i malviventi avrebbero fatto ben poco di quei cinque fucili da caccia e di quelle canne di ricambio, che erano custoditi nella cassaforte blindata, nascosta nel suo appartamento.
Soltanto quello si erano portati via i ladri, quattro uomini in tutto che hanno fatto irruzione approfittando del fatto che in casa non ci fossero né l’uomo e la sua famiglia né la sorella che vive nella stessa abitazione, ma in un altro appartamento. Subito dopo il furto la banda si è nascosta in quel casolare per aprire la cassaforte e controllare il bottino di quel colpo appena messo a segno. Alla vista dei fucili avranno pensato di aver fatto un buco nell’acqua. Quelle armi avevano, ovviamente, tutto un altro valore per il proprietario, che ha subito fatto denuncia di furto ai carabinieri.
Non è facile piazzare dei fucili. Così i ladri li hanno lasciati lì, insieme alla cassaforte manomessa e aperta. E dopo un paio di settimane il proprietario ha ritrovato i suoi fucili: erano intatti, fatta eccezione per la canna di un fucile leggermente deteriorata, ed erano tutti lì. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico