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CIVITANOVA - Il prefetto Flavio Ferdani non ha perso tempo e subito dopo la rissa tra baby gang di sabato in corso Dalmazia si è messo al lavoro per concordare una nuova strategia in grado di frenare l’escalation di violenza.
Qual è il primo passo?
«Mi sono già sentito più volte con il sindaco Fabrizio Ciarapica e con i vertici delle forze dell’ordine.
L’impegno sul fronte dei controlli non è mai mancato. Eppure sabato si è scatenato il finimondo.
«Il problema va analizzato con grande attenzione e devo dire che lo stiamo facendo da tempo. La scorsa estate, ad esempio, ci sono state diverse risse e la risposta da parte delle forze dell’ordine è stata sempre tempestiva. All’individuazione dei responsabili ha fatto seguito l’applicazione del Dacur (il cosiddetto Daspo urbano, che prevede il divieto d’accesso in determinate aree, ndr) da parte del questore».
E allora come si può alzare ancora di più l’asticella?
«Vogliamo rimodulare l’attuale strategia, affinché sia maggiormente efficace».
In che modo?
«Con sindaco e forze dell’ordine stiamo pianificando alcune azioni da mettere in campo e saranno ratificate nel corso della riunione di giovedì, quindi per ora preferisco non rivelare i dettagli».
Perché tutti questi problemi a Civitanova?
«È un città viva, con tante attrazioni soprattutto per i giovani. Non a caso sono numerose le presenze di ragazzi provenienti anche da altre province. Noi ne siamo consapevoli e proprio per questo la soglia dell’attenzione è stata sempre alta. Con il sindaco Ciarapica c’è un confronto costante. Per garantire la sicurezza utilizzeremo tutte le misure che la legge ci mette a disposizione, questo è sicuro».
Corriere Adriatico