Ciarapica: «Bisogna allungare la stagione anche per sfruttare i nuovi voli»

Ciarapica: «Bisogna allungare la stagione anche per sfruttare i nuovi voli»
CIVITANOVA «Ho firmato un’ordinanza di apertura degli stabilimenti balneari fino al 31 ottobre. Chi meglio di noi crede sulla destagionalizzazione?». Ne è...

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CIVITANOVA «Ho firmato un’ordinanza di apertura degli stabilimenti balneari fino al 31 ottobre. Chi meglio di noi crede sulla destagionalizzazione?». Ne è convinto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, sostenuto dal bel tempo in arrivo per questo weekend in cui - come ammette lui stesso - «in tanti sceglieranno di trascorrere una giornata al mare». Ma non trova riscontro tra le attività balneari della sua città: «È un tema che abbiamo affrontato spesso con le categorie - spiega - ma gli operatori sollevano la questione che durante la settimana non viene nessuno e lavorare bene solo il sabato e la domenica non conviene». Un ragionamento che guarda però alle presenze tradizionali per la costa civitanovese e, in generale, della provincia, senza tener conto che se i servizi ci fossero potrebbe crescere l’appeal anche nei confronti dei turisti stranieri, soprattutto con i nuovi voli.  



«Io sono convinto che queste settimane, stando aperti, sarebbe stato pieno. Però capisco anche chi ha lavorato tre mesi no stop». Ma il sindaco Ciarapica crede comunque che un cambiamento, con il tempo, possa avvenire. Un cambio di marcia non solo dal punto di vista degli operatori balneari, ma anche delle istituzioni e dell’organizzazione turistica. In una città come Civitanova poi, dove la movida estiva lascia spazio a quella invernale, è difficile fare i conti con un periodo di vuoto in cui gli chalet del divertimento by night hanno chiuso e i locali invernali devono ancora aprire.

Il meteo

«Sicuramente il meteo consente un allungamento della stagione - aggiunge il sindaco -. Bisognerebbe, secondo me, sviscerare il concetto del cambiamento climatico a 360 gradi, che coinvolga anche le date di fine e inizio anno scolastico, non è detto che non possano cambiare come si sente dire ultimamente. E poi a livello turistico si deve lavorare su pacchetti diversi».

Pacchetti creati ad hoc per tutto quello che una provincia come questa può offrire: «Da noi si possono trovare il mare e la montagna a poca distanza. Il turismo culturale e religioso. Le potenzialità sono tante e vanno messe in una rete in cui possano aggregarsi anche gli stabilimenti balneari. Bisogna puntare sugli stranieri che arrivano dal Nord Europa e prediligono questo periodo. Le nuove tratte dell’aeroporto su cui ha investito la Regione sono sicuramente un punto a favore. Credo che quando i balneari inizieranno a vedere un ritorno a fronte di questi cambiamenti allora decideranno di provare ad allungare le aperture».

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Corriere Adriatico