CIVITANOVA - Nuovamente chiuso uno shop di cannabis light a Civitanova. Si tratta del Cbdream di via Regina Elena, che era già stato sottoposto ad analogo provvedimento il...
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È il frutto di un’operazione antidroga effettuata dalla Guardia di Finanza di Civitanova alcune settimane fa, quando il negozio è stato sottoposto a perquisizione. Rinvenuti circa quattro etti di marijuana tenuta all’interno di un frigorifero, oltre ad hashish (meno di un grammo). Precisamente sono 417 i grammi di sostanza che, per la polizia, sarebbe differente dalle infiorescenze di canapa light vendute.
Dopo il sequestro da parte della Guardia di Finanza, la sostanza contenuta nell’involucro rinvenuto nel frigo è stato sottoposta ad esame speditivo narcotest. Dalle analisi effettuate, sarebbero risultate concentrazioni di principio attivo tali da ritenere quella sequestrata (i 417 grammi) sostanza stupefacente. Questa consulenza tecnica tossicologica è stata disposta dal sostituto procuratore Enrico Riccioni che ha condotto le indagini. Così il proprietario è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza. In ogni caso, per il questore Pignataro il problema non risiede nella quantità di principio attivo contenuta nei prodotti di cannabis light. «Non esiste differenza tra droghe pesanti e leggere – afferma – la droga è droga. Avvelena e toglie la vita a tanti giovani. La presenza di qualsiasi contenuto di thc è, per legge, droga, indipendentemente dal livello percentuale contenuto».
La sospensione della licenza commerciale interviene dunque in seguito all’intensa attività di controllo e repressione della commercializzazione della cosiddetta “cannabis legale”, nell’ambito di una articolata attività di repressione e contrasto delle sostanze stupefacenti fortemente voluta dal questore Pignataro sin dal suo insediamento. «La Polizia di Stato nella Provincia di Macerata continuerà, senza sosta e nonostante le minacce ricevute (le scritte sui muri contro Pignataro, ndr), a contrastare ogni forma di criminalità ed illegalità mettendo, se necessario, a disposizione financo la propria vita per tutelare le giovani generazioni». Una posizione che è ispirata da coloro che si sono sempre opposti alla liberalizzazione di droghe leggere. «Ho semplicemente applicato la legge – spiega Pignataro – seguendo i principi espressi e più volte ribaditi da Papa Wojtyla, Papa Francesco, i Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nonché il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ed il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Occorre ripristinare la legalità e fare chiarezza su una normativa che non ha mai ammesso la commercializzazione e la cui applicazione è frutto di una lettura giuridica ingannevole». In serata, arriva la replica della proprietà di Cbdream con un post su facebook in cui viene pubblicato il verbale della Questura (relativo al controllo effettuato il 18 aprile) e l’esito del narcotest sulla sostanza. «Ecco il verbale che attesta che i 417 grammi di cannabis legale sequestrati nel frigorifero del nostro negozio hanno una percentuale dello 0.47 di thc, quindi in regola, e sono accompagnati da regolare fattura ed analisi di lotto. Il resto sono delle falsità perseguibili nelle opportune sedi». Proprio oggi è attesa la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite sulla questione. Dovrà pronunciarsi sulla liceità dell’uso e della vendita di infiorescenze di cannabis con principio attivo psicotropo (thc) inferiore a 0,6%, proveniente da coltivazioni controllate. .
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Corriere Adriatico