Civitanova, Vallarola (Fiab): «Stazione off limits per ciclisti e disabili. L’ascensore è guasto da troppo tempo»

Vallarola (Fiab): «Stazione off limits per ciclisti e disabili. L’ascensore è guasto da troppo tempo»
CIVITANOVA Guasto l’ascensore del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria, ecco che torna la barriera architettonica. A denunciare una situazione che si protrae da...

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CIVITANOVA Guasto l’ascensore del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria, ecco che torna la barriera architettonica. A denunciare una situazione che si protrae da troppo tempo è Fabio Vallarola del Fiab Marche. L’esponente della Federazione italiana ambiente e bicicletta non si limita a puntare il dito sull’ascensore (che basta riparare) ma parla di una serie di problemi che rendono pessimo il biglietto da visita della città per chi scende dal treno.

 

«Una situazione da terzo mondo quella che sono costretti a subire ciclisti e disabili alla stazione di Civitanova – scrive Vallarola –. Posti bici insieme al posto rifiuti, numeri ridicoli, spazi ridotti, ancora con le vecchie rastrelliere “scolapiatti” e con l’assalto delle auto ad impedire l’uscita». Insomma, l’esatto contrario di una città Bandiera gialla, cioè Comune ciclabile, riconoscimento di cui Civitanova si fregia. Grazie anche alla collaborazione con la Fiab costa Fermo Macerata. «A peggiorare la situazione, l’ascensore principale guasto – continua l’esponente Fiab – un triste cartello indica il “fuori servizio” da tempo. E così, quei tanti pendolari che viaggiano con la bici al seguito, amati in tutta Europa perché riducono il traffico nelle città, sono costretti a salire e scendere le scale bici in spalla. Il che equivale, il giorno dopo, a lasciare la bici a casa».

Non solo turisti

 

Chiaramente non si tratta solo di un problema per turisti o pendolari che amano la mobilità sostenibile. «Ma la vera domanda è: se un disabile motorio arriva a Civitanova da una qualunque stazione italiana o estera, dove ha potuto prendere autonomamente il treno, come si addice ad un paese civile, una volta arrivato al binario o nel sottopasso di Civitanova che fa? Si accampa? O esce dall’altro lato per percorrere la statale? Non si devono sottovalutare questi problemi perché ci sono persone che vivono solo grazie a certi dettagli. L’autonomia e la difesa degli utenti più deboli è la base e la misura per una città degna di questo nome. Civitanova non può essere da meno se vuole essere una città moderna». Dunque la priorità è rimettere in servizio l’ascensore del sottopasso, competenza questa delle Ferrovie dello Stato. Poi c’è da sistemare tutta l’area esterna della stazione: in effetti le vecchie e scomode rastrelliere sono poste tra i cassonetti dei rifiuti e sono inutilizzabili perché, quasi sempre, davanti c’è un auto parcheggiata.

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Corriere Adriatico