Un altro raid, vandali in azione al Parco delle pietre vive: danneggiati panchine e cestino

Un altro raid, vandali in azione al Parco delle pietre vive: danneggiati panchine e cestino
CINGOLI  - Atti vandalici al Parco delle pietre vive, l’area verde attigua al centro storico che ospita anche una decina di opere scultoree. Presi di mira due panchine...

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CINGOLI  - Atti vandalici al Parco delle pietre vive, l’area verde attigua al centro storico che ospita anche una decina di opere scultoree. Presi di mira due panchine (una vecchia e una nuova), un cestino metallico per i rifiuti e una pianta.

 

Le panchine sono state imbrattare con dello spray, mentre il contenitore dell’immondizia (piantato a terra tramite un paletto fissato su una base di cemento) è stato divelto dal terreno e scaraventato a terra. Poi i vandali hanno imbrattato il tronco di una pianta. Il rispetto del bene comune dovrebbe essere un valore fondamentale, ma evidentemente per alcuni non è così. Non è la prima volta che ignoti si divertono a danneggiando le attrezzature del parco. Negli ultimi anni l’amministrazione comunale è più volte intervenuta a sistemare e a pulire l’area, a dire il vero non molto frequentata se non da gruppetti di ragazzi e ragazzini e da alcuni proprietari di cani. Solitamente i lavori di manutenzione vengono fatti prima dell’estate, ma il Comune in questo caso ha già programmato gli interventi per ripristinare le attrezzature danneggiate.

E poi ci sono i costi per coprire i danni che vanno a pesare sulle tasche dei cittadini: ogni anno l’amministrazione comunale spende oltre 10 mila euro per riparare i danni che vengono scoperti sul territorio comunale: nei parchi, lungo i viali e nei bagni pubblici. Soldi che magari potrebbero essere utilizzati per altri interventi a favore della cittadinanza. Quello dei cestini di metallo scaraventati a terra è un fenomeno che si ripete spesso lungo i viali Valentini sia in estate che in inverno. Poi c’è la pensilina della fermata dei pullman di linea, con vetri rotti e scritte da tutte le parti. 

 

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Corriere Adriatico