Messaggi allusivi su Facebook agli studenti minorenni: bidello a processo per adescamento

Messaggi allusivi su Facebook agli studenti minorenni: bidello a processo per adescamento
CINGOLI - Adescamento di minorenni, bidello a processo. È accusato di adescamento di minorenni un 53enne di Cingoli che all’epoca dei fatti, tra il 2013 e il 2015,...

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CINGOLI - Adescamento di minorenni, bidello a processo. È accusato di adescamento di minorenni un 53enne di Cingoli che all’epoca dei fatti, tra il 2013 e il 2015, lavorava come bidello in un liceo di Jesi. Secondo l’accusa – il fascicolo è del sostituto procuratore Stefania Ciccioli – l’uomo avrebbe mandato messaggi a cinque studenti, il più grande è del 1997, il più piccolo del 2000, trattandoli in modo confidenziale con conversazioni provocatorie e sessualmente allusive.

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I contatti sarebbero avvenuti tramite Messenger e i giovani, dopo aver ricevuto quei messaggi, li avevano subito segnalati. La vicenda finì quindi al vaglio della Procura di Macerata (competente territorialmente) e al termine delle indagini il pubblico ministero ha emesso il decreto di citazione diretta a giudizio a carico dell’uomo. Ieri nel processo celebrato dinanzi al giudice Vittoria Lupi e al pubblico ministero Lorenzo Pacini è stato sentito come testimone uno degli studenti che aveva ricevuto i messaggi. Il giovane ha confermato di aver intrattenuto la conversazione via Facebook col bidello che gli aveva scritto la frase allusiva. Sulla vicenda il legale dell’imputato, l’avvocato Andrea Nocchi del foro di Ancona ha sottolineato a margine dell’udienza: «Non c’è reato, non è integrato il reato contestato». Prossima udienza il 18 novembre per sentire l’ultimo testimone e per la discussione.

 

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Corriere Adriatico