Cingoli, migliaia di euro al mese spesi in droga: anche i clienti sotto la lente

Cingoli, migliaia di euro al mese spesi in droga: anche i clienti sotto la lente
CINGOLI - C’è stato chi in sei mesi ha bruciato 7.200 euro in cocaina spendendo 100 euro al grammo. Un acquirente d’oro per il 25enne che, secondo quanto...

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CINGOLI - C’è stato chi in sei mesi ha bruciato 7.200 euro in cocaina spendendo 100 euro al grammo. Un acquirente d’oro per il 25enne che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Cingoli, avrebbe spacciato cocaina, marijuana e hashish a undici acquirenti. È uno dei particolari che emergono dalle carte dell’ordinanza emessa dal gip Giovanni Manzoni a seguito dell’indagine “Shelter” condotta dai militari della locale Stazione guidata dal maresciallo maggiore Umberto Paglioni e coordinata dal pm Claudio Rastrelli. Tra i clienti c’è stato anche chi in cinque mesi ha speso 4.780 euro, sempre in cocaina. A un altro acquirente la polvere bianca è costata 3.460 euro, a un altro 3.150 euro e a un altro ancora soli, si fa per dire, 1.750 euro.

  
Il 25enne, che avrebbe svolto un ruolo predominante è finito in carcere mentre due marocchini, un 23enne (accusato anche di tentata estorsione), e un 20enne, sono ai domiciliari. Il terzo marocchino, 21 anni, è gravato dalla misura dell’obbligo di dimora. A Cingoli i quattro avrebbero spacciato a un consistente numero di clienti, almeno 33 persone, tutti giovani e giovanissimi, «una decina – hanno precisato i carabinieri in conferenza stampa – sono minorenni».
 

Il profilo dei pusher emerge dall’ordinanza, il gip nel motivare le esigenze cautelari sottolinea la sistematicità dell’attività di spaccio di una pluralità di tipologie di droga, la capacità di aver creato una stabile rete di acquirenti e la circostanza che tra questi ci fossero proprio dei minorenni. Il gip parla anche della dedizione di Innamorati a compiere vari reati, parla dei precedenti del 20enne dell’inefficacia deterrente di una recente condanna e ancora della sistematica attività estorsiva del 23enne. Al debitore che doveva ancora pagargli la cocaina il marocchino dice in perfetto dialetto locale: «Ti calpesto con i calci. Io quando la vado a piglià (la droga, ndr.) l’ho pagata, per te io ci metto i soldi, mì capito?». I quattro sono in attesa dell’interrogatorio di garanzia. «I fatti verranno sicuramente ridimensionati», ha commentato l’avvocato Gian Luigi Boschi che difende Innamorati. Gli altri indagati sono difesi dai legali Luca Pascucci, Sara Scalpelli e Martina Mogetta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico