Cingoli, ladri in canonica: spariscono soldi e computer di tre sacerdoti

Cingoli, ladri in canonica: spariscono soldi e computer di tre sacerdoti
CINGOLI - Ladri in azione alla casa canonica della parrocchia di Cingoli, in piazza Giovanni Zucconi: rubate le offerte raccolte durante la benedizione delle case, il denaro...

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CINGOLI - Ladri in azione alla casa canonica della parrocchia di Cingoli, in piazza Giovanni Zucconi: rubate le offerte raccolte durante la benedizione delle case, il denaro personale dei tre sacerdoti e due computer portatili. Sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri per individuare gli autori del furto. 

Complessivamente tra i danni, il denaro trafugato e i computer, un colpo da alcune migliaia di euro. Tutte le stanze sono state messe a soqquadro, forzati gli armadi e i cassetti chiusi a chiave. 
 
Nel mirino dei malviventi l’abitazione che ospita oltre al parroco don Patrizio altri due sacerdoti, don Fabrizio e don Pawl. I ladri sarebbero entrati - tra le 19.30 e le 20.30 - da una porta secondaria, da via Castiglioni, un vicolo sul retro dell’abitazione. A quell’ora in casa non c’era nessuno. Forse conoscevano gli orari dei tre religiosi che erano fuori per diversi impegni e alle 21 dovevano ritrovarsi alla Collegiata Sant’Esuperanzio per la Liturgia penitenziale. 
Attorno alle 20.45 uno dei tre sacerdoti prima di raggiungere gli altri due colleghi alla collegiata Sant’Esuperanzio è rientrato in casa ma al momento di aprire la porta d’ingresso, non è riuscito ad entrare perché era stata bloccata dall’interno. Così è sceso sul retro per entrare da una porta secondaria e qui ha trovato l’ingresso aperto: è salito sui piani abitati e non ha potuto fare altro che notare un gran disordine in tutte le stanze. In pratica i malviventi una volta dentro hanno bloccato la porta principale con il chiavistello e iniziato a rovistare in ogni stanza. Subito si è spaventato perché pensava che i ladri fossero ancora dentro, poi ha avvertito il parroco e pochi secondi dopo ha chiamato i carabinieri. 


È probabile che all’arrivo del sacerdote i malviventi fossero ancora dentro e quando hanno sentito che qualcuno cercava di aprire la porta principale, sono scappati dall’entrata secondaria facendo perdere le loro traccie. Sono in corso gli accertamenti da parte dei militari della locale stazione dei carabinieri, al lavoro per risalire agli autori del furto nell’abitazione dei sacerdoti. Le indagini proseguono a trecentosessanta gradi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico