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CINGOLI - Nasche il Festival degli Oli di Cingoli. Fu Papa Castiglioni, nato proprio a Cingoli nel 1761, a incentivare la produzione dell’oliva Mignola nel suo paese d’origine: un olio caratteristico perché produce due sensazioni contrapposte, il dolce e l’amaro, con una nota piccante in gola, di colore giallo oro, e ad altissimo valore nutrizionale e salutistico. Il legame tra Cingoli e l’olio ha dunque radici profonde e legate al passato.
Controllo di qualità dei cinque frantoi
Da qui nasce l’idea di organizzare Cingulum, l'olio del Papa, il “Festiva degli oli del territorio di Cingoli” quest’anno alla sua prima edizione con lo slogan “cresciamo insieme….con l’olio di Cingoli città dell’olio”.
La partecipazione è riservata ai soli produttori locali ed è gratuita: il comune si avvale della collaborazione tecnica dell’Associazione di Assaggiatori Professionisti Flavor, che valuteranno il prodotto dei cinque frantoi presenti sul territorio.
Nel 2022 Cingoli ha aderito all’Associazione nazionale Città dell’Olio, che dà il diritto ad un proprio marchio “Città dell’Olio”, “Olio di Cingoli” per il quale verrà redatto un disciplinare interno da seguire fedelmente per ottenere il riconoscimento. «Questo primo Festival che il comune finanzia – ha detto Michele Vittori, sindaco di Cingoli- ha l’obiettivo di elevare la qualità del nostro olio, ma è anche uno stimolo a curare l’immagine sul mercato, favorisce la conoscenza e l’apprezzamento del nostro prodotto ed è una promozione per tutto il nostro territorio contribuendo a creare percorsi di eccellenza enogastronomica».
«Questo è un progetto che fa da volano all’agricoltura – sottolinea Pamela Gigli, Assessore all’Agricoltura del comune – è un incentivo per i giovani a dedicarsi ad una produzione locale e ad innalzare la qualità del nostro prodotto: si tratta di una prima esperienza, ma sarà sicuramente replicata e servirà a valorizzare il territorio anche dal punto di vista turistico». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico