Dalla buca in Chiesa emerge lo stampo della campana della Collegiata di 250 anni fa

Dalla buca in Chiesa emerge lo stampo della campana della Collegiata di 250 anni fa
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CINGOLI - Un importante ritrovamento è venuto alla luce sotto il pavimento del loggiato della chiesa di Sant’Esuperanzio a Cingoli: si tratta di un manufatto, di ciò che rimane dello stampo dell’antica fusione del 1775 della campana grande ancora oggi funzionante sul campanile dell’Insigne Collegiata. Per capirci, quella che suona il “mezzogiorno” e “l’Ave Maria della sera”, oltre che a piangere gli “arrivederci” ed unirsi a distesa alle altre quattro campane nelle feste.


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Questa “buca” larga e profonda circa due metri e mezzo venne scoperta nel 1988 durante i lavori di restauro di alcuni locali adiacenti alla Chiesa di Sant’Esuperanzio, ma venne lasciata lì senza approfondire di cosa realmente si trattasse. Venne anche invasa da acqua piovana. Poi l’interessamento. Il primo ad interessarsi di questo manufatto alcuni anni fa è stato il campanaro cingolano Sauro Rossi Corinaldi che l’ha fotografata mostrando le foto al suo amico e stretto collaboratore Emanuele Allanconi, dell’omonima fonderia artistica di campane cremasca. Fu sopra a questi mattoni che si realizzò tutto lo stampo per la fusione della campana grande della Collegiata. Le misure coincidono ed è arrivata anche la conferma attraverso la pubblicazione “Sacre Visite 1726-1858” di Moroldo Maran dove si legge testualmente “la campana prima, fu questa fusa nel portico della Casa Canonicale nel 1775”. E nel 1775 il 73 enne “Professor Gian Battista Donati” fuse questa campana grande insieme a suo nipote Stefano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico