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CINGOLI - Sta bene ed è ricoverata all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona la piccola di sette anni residente ad Arcevia che martedì scorso è caduta in un pozzo mentre correva dietro al suo gattino, nella casa dei nonni a Troviggiano di Cingoli, in contrada Poccioni.
Dopo essere stata trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona, i medici hanno deciso per il trasferimento al Salesi, dove al momento viene tenuta sotto osservazione per precauzione e per curare le escoriazioni riportate a seguito della caduta che l’ha vista precipitare per sette metri, prima di finire nell’acqua. Anche i timori iniziali legati al principio di ipotermia che le era stato riscontrato sono stati fugati.
Sul fronte delle indagini, invece, i carabinieri della stazione di Cingoli, che martedì sono intervenuti sul luogo dell’incidente, hanno effettuato gli accertamenti e inviato una informativa alla Procura con la ricostruzione di quanto accaduto.
La bambina stava rientrando in casa con il padre per il pranzo, quando improvvisamente il gattino che portava in braccio le è sfuggito e lei gli è corsa dietro. Nel recuperarlo è salita su alcune assi di legno che servivano a coprire l’apertura del pozzo, ma queste hanno ceduto e la bambina è precipitata giù. Ad attutire la caduta è stata l’acqua in fondo al pozzo, profonda più di due metri, dove la bambina è riuscita a restare a galla fino a che i genitori non le hanno calato giù una corda, alla quale si è aggrappata.
È stato poi il caporeparto dei vigili del fuoco di Macerata Aleandro Scuffia a calarsi nel pozzo, seguendo le tecniche Saf (Speleo alpino fluviale), l’ha imbracata e riportata a terra, affidandola alle cure dei sanitari. Una emozione indescrivibile per tutto il reparto dei vigili del fuoco tanto che il comandante provinciale Mauro Caprarelli ha rivolto le sue congratulazioni a Scuffia. «Lui è l’artefice principale dell’intervento - dice -, ma il plauso va anche a tutto il personale intervenuto per aver dimostrato tempestività e professionalità. Qualità che solo con grande spirito di altruismo, dedizione e determinazione al soccorso e spirito di squadra consentono di raggiungere i risultati voluti. Ho dato disposizione al mio vicecomandante, Mirko Mattiacci, di predisporre una nota di elogio a Scuffia e al personale intervenuto che firmerò al mio rientro dalle ferie».
Corriere Adriatico