Trovato senza vita in casa, troppi dubbi da chiarire: la Procura ha disposto l’autopsia

Trovato senza vita in casa, tanti aspetti ancora da chiarire: la Procura ha disposto l’autopsia
CAMERINO  - Sarà l’autopsia a fare luce sulla morte del 79enne di Camerino trovato senza vita nel tardo pomeriggio di lunedì nella propria abitazione in...

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CAMERINO  - Sarà l’autopsia a fare luce sulla morte del 79enne di Camerino trovato senza vita nel tardo pomeriggio di lunedì nella propria abitazione in contrada Torrone. A disporre l’accertamento è stato il sostituto procuratore Claudio Rastrelli, attualmente procuratore facente funzioni, per scrupolo investigativo e accertare così le cause e l’ora della morte dell’anziano. 

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L’esame autoptico verrà eseguito domani dal medico legale Ilaria De Vitis. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di lunedì, a dare l’allarme era stata la nipote dell’anziano che vive poco distante da lui e che aveva provato a contattarlo ma invano. Insieme ad altri familiari avevano quindi forzato la porta di ingresso dell’abitazione e trovato il 79enne riverso sul letto e senza vita. Subito è stato dato l’allarme e sul posto (erano circa le 19) sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Roberto Nicola Cara e i sanitari del 118. 


Gli inquirenti, però, si sono trovati davanti a una scena non usuale: il corpo dell’anziano era sul letto, mentre l’arma, un fucile calibro 28 a pallini (regolarmente detenuta), era in un’altra stanza, una sorta di ripostiglio, a circa 5 metri dal cadavere. Secondo la ricostruzione ritenuta dagli inquirenti al momento la più plausibile si sarebbe trattato di un gesto volontario, l’anziano si sarebbe sparato rivolgendo verso sé il fucile e colpendosi al fianco sinistro. I pallini esplosi però non lo avrebbero ucciso sul colpo, lasciandogli il tempo di percorrere pochi metri, entrare in camera da letto e accasciarsi sul letto. 


Al loro arrivo gli investigatori non hanno trovato ulteriori tracce sospette: in casa non c’erano segni di effrazione (a eccezione della porta forzata dai familiari per entrare) né segni compatibili con eventuali colluttazioni, sul cadavere poi non sono state trovate evidenti tracce di sangue perché il sanguinamento sarebbe stato interno. Il medico legale, a seguito di un primo esame esterno, ha escluso segni di violenza. In base a quanto ricostruito, il 79enne  sarebbe morto tra le 17 e le 18. 

 

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Corriere Adriatico