Terremoto, via libera ai centri di ricerca. Una struttura internazionale a Camerino

Terremoto, via libera ai centri di ricerca. Una struttura internazionale a Camerino
CAMERINO - A Camerino sorgerà il Centro internazionale per la ricerca sulle scienze e tecniche della ricostruzione fisica, economica e sociale. Un centro...

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CAMERINO - A Camerino sorgerà il Centro internazionale per la ricerca sulle scienze e tecniche della ricostruzione fisica, economica e sociale. Un centro dell’eccellenza nato dai fondi del piano nazionale complementare sisma gestiti dal commissario straordinario alla ricostruzione. Proprio negli ultimi giorni di mandato di Giovanni Legnini sono state firmate le convenzioni con gli atenei che permetteranno di utilizzare 62 milioni di euro per realizzare i quattro centri di ricerca di eccellenza, uno per ciascuna delle quattro regioni colpite. Oltre a Camerino, unica realtà per le Marche, gli altri saranno a Rieti, Teramo e Spoleto.  


A Camerino, sorgerà il Centro internazionale per la ricerca sulle scienze e tecniche della ricostruzione fisica, economica e sociale, con l’acronimo Stric, che ospiterà sei laboratori all’avanguardia. Un polo distaccato sarà ospitato negli ambienti sotterranei del Gran Sasso Science Institute all’Aquila. L’ateneo di Camerino è capofila di un progetto che vede come partner, tra gli altri, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Macerata. Ci sono anche l’Università degli Studi di Perugia, l’Università dell’Aquila, il Gran Sasso Science Institute, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel laboratorio dedicato alla sperimentazione sulle costruzioni, saranno in dotazione due tavole vibranti che renderanno possibili test sismici anche su strutture a scala reale.

Il laboratorio

Altrettanto all’avanguardia il laboratorio per gli studi di tettonofisica, che sarà unico del suo genere in Italia e si occuperà della valutazione della pericolosità nei casi di terremoto, vulcani, frane e alluvioni, attraverso lo studio di processi geodinamici, della deformazione superficiale e anche delle interazioni con l’atmosfera. Una sezione in particolare si occuperà del monitoraggio dei fenomeni sismici, approfondendo lo studio dei precursori che nel futuro potrebbero rendere possibile un’allerta anticipata delle scosse. Un altro laboratorio svilupperà strumenti per l’elaborazione dati, di supporto alla progettazione, alla gestione e al monitoraggio della ricostruzione, per l’elaborazione di modelli matematici che aiutino a prevedere le condizioni nel tempo di edifici e infrastrutture e per gestire l’enorme mole di dati generata dagli esperimenti effettuati nel Centro. Il quarto laboratorio si occuperà della caratterizzazione chimico-fisica avanzata dei materiali, con particolare riguardo allo studio della durabilità degli stessi per il loro impiego nell’edilizia. Gli aspetti sociali e di governance del post disastro sono oggetto degli altri due laboratori realizzati nel centro di Camerino.

 

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Corriere Adriatico