Camerino, condannato all'ergastolo per il delitto Sarchiè: ferito Farina

CAMERINO - Giuseppe e Salvatore Farina, stando alla sentenza di primo grado emessa il mese scorso dal Gup di Macerata, dovranno trascorrere tutta la vita in carcere. Ora,...

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CAMERINO - Giuseppe e Salvatore Farina, stando alla sentenza di primo grado emessa il mese scorso dal Gup di Macerata, dovranno trascorrere tutta la vita in carcere. Ora, però, la burocrazia dovrà decidere in quale carcere, ma sembra che i due diretti interessati, nonostante la sentenza all’ergastolo, non abbiamo tempo per attendere che la burocrazia, appunto, faccia il suo corso. 


Padre e figlio hanno formalmente chiesto di essere trasferiti in una struttura penitenziaria in Sicilia, vicino ai parenti e quindi di tornare nella terra d’origine. Nulla di strano, se si considera, tra l’altro, che la casa circondariale di Camerino non potrà ospitarli ancora poiché è struttura per le persone in attesa di giudizio. Ma i tempi sono quelli che sono e voci dalle antiche mura del convento di San Francesco riferiscono di una certa insofferenza dei due detenuti, che vorrebbero questo trasferimento in tempi brevissimi. 

Intanto, aspettando che la burocrazia faccia il suo corso, Giuseppe Farina ha anche dovuto nuovamente ricorrere alle cure del pronto soccorso. Stando a quanto è dato sapere, infatti, l’uomo, che ha problemi di deambulazione, è caduto ferendosi ad un orecchio. I sanitari lo hanno medicato applicando una colla per suturare la ferita. Smentite, quindi, le voci secondo cui il responsabile dell’omicidio di Pietro Sarchié si sarebbe volontariamente ferito per accelerare il suo trasferimento e quello del figlio in una struttura penitenziaria della Sicilia. 

Più insofferente il padre, quindi, mentre appare maggiormente consapevole di un futuro compromesso il figlio Salvatore, che partecipa alle attività della Casa Circondariale e aspetta il trasferimento con un atteggiamento più paziente rispetto al genitore. 

E’ passato esattamente un mese dalla sentenza con cui padre e figlio sono stati condannati all’ergastolo, una sentenza arrivata ad un anno e mezzo dal terribile omicidio del commerciante di pesce nelle campagne di Camerino.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico