Le chiavi delle case dei terremotati per addobbare l’albero di Natale della rinascita

Le chiavi delle case dei terremotati per addobbare l’albero di Natale della rinascita
CAMERINO - Se dici Natale dici speranza. Perché chiunque, accendendo le luci dell’albero, affida a quel simbolo il desiderio di un futuro migliore. Dal 2016 i...

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CAMERINO - Se dici Natale dici speranza. Perché chiunque, accendendo le luci dell’albero, affida a quel simbolo il desiderio di un futuro migliore. Dal 2016 i terremotati hanno un unico desiderio: poter nuovamente riaprire le porte delle loro case inagibili finalmente ricostruite.

 

Ma visto che non sarà più possibile farlo con le vecchie chiavi, la commerciante camerte Lorella Pettinari ha deciso di dar loro nuova vita, appendendole all’albero che il Comune donerà al Sottocorte Village. Un abete colmo di cuori, e su ogni cuore una chiave a simboleggiare la storia di quella porta chiusa alle spalle. Storie di terremotati, non solo del 2016 e non solo marchigiani. Terremotati di tutta Italia che nella loro vita si portano dietro la drammatica esperienza di aver perso il proprio nido a causa del sisma.

Titolare del negozio “La stellina dei desideri” prima in centro a Camerino, dopo il sisma al Sottocorte Village, e in attesa di vedere ricostruita la sua casa, Lorella Pettinari ha iniziato a scrivere un diario nei giorni immediatamente successivi al sisma. Un diario diventato una pagina Facebook: “Diario di bordo di una terremotata” dove racconta le sue emozioni e raccoglie altre testimonianze. È nata così l’idea di un albero di Natale con le chiavi delle case terremotate. Un albero che per il momento sta prendendo forma nel suo negozio ed entro il 4 dicembre sarà allestito nella piazza del Sottocorte. «Qualche giorno fa ho scritto un post sulle chiavi di porte che non potrò più aprire - racconta -, tante persone hanno risposto raccontando le loro storie. Così ho pensato che quelle chiavi avessero una simbologia molto forte per noi terremotati e ho voluto fare qualcosa che per noi avesse un significato». Quale? La speranza. 



«Mi stanno arrivando chiavi da tutta Italia. Ognuno ha una storia da raccontare: dall’Emilia, da L’Aquila, ma anche da Torino, da parte di chi vuole esserci vicino. Sarebbe bello che la speranza arrivasse anche ai terremotati e agli alluvionati dell’Anconetano». Quando l’abete del Comune sarà installato, saranno lasciati dei cuori dove chiunque, passando, potrà appendere le proprie chiavi. A dare maggiore valore all’iniziativa, il fatto che parta proprio da Camerino, il cuore del cratere maceratese. «Da qui - conclude - vogliamo rappresentare chi vive il dramma del sisma».

 

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Corriere Adriatico