Caldarola protagonista con il sindaco alle Giornate Nazionali dei Castelli

Caldarola protagonista con il sindaco alle Giornate Nazionali dei Castelli
CALDAROLA - Giornata speciale per Caldarola, bel paese della Provincia di Macerata con meno di duemila abitanti che da...

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CALDAROLA - Giornata speciale per Caldarola, bel paese della Provincia di Macerata con meno di duemila

abitanti che da quasi due anni deve convivere quotidianamente con le ferite – e le relative
difficoltà, sotto ogni aspetto – lasciate dal terremoto del 2016.

Caldarola è stata infatti scelta dalla Sezione Marche dell’Istituto Italiano dei Castelli per
rappresentare la nostra Regione nella ventesima edizione delle “Giornate Nazionali dei
Castelli”, che lo stesso Ente organizza annualmente con il patrocinio del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo. Per un giorno, quindi, luci puntate su questo splendido
angolo delle Marche, autentico scrigno ricco di testimonianze storiche ed artistiche,
purtroppo fortemente lesionate dal sisma.

Ad accogliere i visitatori, il sindaco Luca Maria Giuseppetti: in un incontro presso la struttura
provvisoria dove attualmente hanno sede gli uffici comunali, il Primo cittadino ha innanzi tutto
ringraziato l’Istituto per l’attenzione mostrata verso Caldarola, spiegando poi – non senza una
punta di commozione – le vicissitudini ed i tanti problemi cui l’Amministrazione deve
costantemente far fronte. “Dopo un primo periodo di grande attenzione mediatica – ha detto
il sindaco – piano piano le luci si spengono e si corre il rischio di venire dimenticati. Il riflettore
che avete acceso oggi su Caldarola è per noi molto significativo.”

“La scelta di Caldarola – ha risposto il Presidente della Sezione Marche dell’Istituto Italiano dei
Castelli, Marco Grandi – è un segno con il quale abbiamo voluto testimoniare la nostra
vicinanza a questi luoghi così pesantemente colpiti. Senza dimenticare la bellezza e
l’importanza storico – architettonica dei monumenti qui presenti.” Lo stesso Giuseppetti ha poi personalmente guidato una visita con le tante persone presenti nel centro storico che è, ancora oggi, “zona rossa”. Con i segni impressi dal terremoto ancora ben visibili, soltanto dall’esterno si è potuto ammirare in particolare lo storico Castello
Pallotta, edificato intorno alla metà del IX secolo e successivamente modificato a fine
Cinquecento per volontà del Cardinale Evangelista Pallotta, esponente di primo piano di una
famiglia estremamente influente per la sua vicinanza con il Vaticano che – grazie al suo
mecenatismo – ha reso Caldarola un centro di grande interesse, riportando quello stile
rinascimentale che ha trasformato il paese a modello della Roma Sistina.

Tanti gli apprezzamenti da parte dei visitatori, nonostante i tempi e gli spazi limitati per motivi
di sicurezza. Con le “Giornate Nazionali dei Castelli” che si confermano ancora come un

momento di grande interesse storico, artistico, culturale e turistico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico