Malore fatale per Lorenzo Lambertucci, Caldarola sotto choc: ​«Aveva un grande entusiasmo»

Malore fatale per Lorenzo Lambertucci, Caldarola sotto choc: «Aveva un grande entusiasmo»
CALDAROLA - Le notizie che nessuna comunità vorrebbe ricevere. Soprattutto se a mancare è una figura che a quella comunità non ha mai fatto mancare la...

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CALDAROLA - Le notizie che nessuna comunità vorrebbe ricevere. Soprattutto se a mancare è una figura che a quella comunità non ha mai fatto mancare la partecipazione, il supporto e la vicinanza, in ogni settore. Questo è stato Lorenzo Lambertucci per la sua Caldarola e per il territorio dell’entroterra, ma un malore improvviso, mercoledì sera, lo ha strappato alla vita nella sua abitazione. 


 

A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo degli operatori sanitari, il giovane papà è morto a 38 anni. Una tragedia difficile da accettare per tutti coloro che hanno conosciuto Lambertucci, e sono tanti, perché il 38enne, oltre a essere il titolare di Sistema 3 Informatica - azienda fondata da suo padre Fabio - aveva tante passioni e ognuna di queste lo hanno portato, nel tempo, a farsi conosce in tutto il territorio. Il calcio, praticato fin da piccolo, lo ha visto militare nelle squadre di Caldarola, Sarnano e Palombese. E anche quando l’impegno è venuto meno sul campo, ha sentito di dover proseguire come dirigente della squadra del suo paese. «Un dolore immenso - scrive la società biancorossa - tu che ci hai sempre sostenuto, incoraggiato e che hai sempre creduto nel nostro progetto e nel Caldarola calcio. Sarai sempre e per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori, saremo il più vicino possibile alla tua famiglia e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità». Dall’amore per la natura, la montagna e la fotografia, aveva poi dato vita all’Occhio Nascosto dei Sibillini, associazione che - tra le altre attività - diffonde gli scatti della fauna locale e che negli ultimi anni ha organizzato l’Appennino Foto Festival. I sindaci che hanno sostenuto l’iniziativa non possono fare a meno di ricordare «i suoi modi gentili - come scrive Silvia Pinzi di Serrapetrona - così ci hai trascinato alla scoperta delle tue passioni, la natura, il nostro territorio che tanto amavi e immortalavi con i tuoi meravigliosi scatti. Il tuo era un entusiasmo contagioso». Era un componente del gruppo Photonica 3 e aveva ricevuto diversi premi per la fotografia naturalistica. In lutto pure San Severino, dove Lambertucci ha frequentato l’istituto tecnico Divini: «Era proprio un bravo studente» lo ricorda il dirigente Sandro Luciani. Il sindaco Rosa Piermattei aggiunge «Suo padre Fabio – dice – è stato sindaco di Caldarola e docente al nostro istituto tecnico. Seguiva ancora le attività della scuola cui è rimasto sempre attaccato. Sono addolorata per questo dolore immenso». Non riesce a trattenere la commozione il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti: «Una notizia che nessuno avrebbe voluto sentire. Penso alla famiglia, è un lutto che stravolge. Lorenzo è stato sempre attivo nella comunità e lascia un grande vuoto». La camera ardente alla Casa funeraria Rossetti di Tolentino. Il funerale domani alle 9.30 nella chiesa del Beato Francesco di Caldarola. Lambertucci lascia l’adorata moglie Silvia, gli amatissimi figli Greta e Mattia, il padre Fabio e la mamma Silvia. Grande il vuoto che lascia in tutti gli amici, coloro che oggi vogliono immaginarlo in ogni cosa bella della natura, quella bellezza che tanto amava e che meglio di chiunque altro era riuscito a cogliere grazie alla sua sensibilità.

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Corriere Adriatico