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CALDAROLA - Grande festa dello sport al teatro comunale di Caldarola per la visita del presidente del Coni Giovanni Malagò. Invitato dal Festival Storie e da Gioia Bartali a ricordare la figura di “Gino Bartali, il Campione e il Giusto”, Malagò ha regalato un pomeriggio denso di emozione. Teatro gremito da società sportive, campioni dello sport, sindaci, autorità e giovani. Malagò e Gioia Bartali, nipote del campionissimo che vinse due Tour de France e tre Giri d’Italia, sono stati intervistati da Maurizio Socci.
«Come era nonno Gino? Persona dolce e molto affettuosa – ha raccontato Gioia Bartali –. Non era attaccato ai soldi, teneva all’amicizia e alla famiglia. Ha fatto del bene a molti, la sua storia di Giusto è stata scoperta non a caso dopo la morte e dal 2013 il suo nome figura a Yad Vashem. Ripeteva sempre: il bene si fa e non si dice».
La borraccia condivisa
Sulla storia dello scambio della borraccia tra Bartali e Coppi, immagine epica dello sport mondiale, si è scherzato sul palco: «Il nonno non ha mai svelato il mistero. Diceva che la borraccia l’aveva passata Coppi a Bartali se parlava con un tifoso di Coppi; viceversa se dialogava con un bartaliano.
La commozione
Tanta commozione al passaggio di immagini storiche di Gino Bartali. «Per noi questa è una data storica – ha detto il sindaco Luca Giuseppetti –. Avere il presidente del Coni e Gioia Bartali ci riempie di orgoglio. Il Festival Storie è importante perché unisce 11 borghi del Maceratese e del Fermano e noi sindaci del cratere sappiamo quanto sia basilare dialogare insieme per il rilancio del territorio».
Presenti i sindaci del comprensorio e Fabio Luna, presidente del Coni Marche. In prima fila l’assessore regionale Chiara Biondi: «Il Festival Storie è una eccellenza della regione – ha detto l’assessore Chiara Biondi –. Nel bando unico della cultura, promosso dalla regione, il Festival Storie si è classificato al primo posto proprio perché ha il merito di aver costruito la rete con 11 piccoli borghi colpiti dal sisma e di aver puntato sulla qualità». Chi ha sempre creduto nel Festival Storie è il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti. «Al momento - ha detto Feliciotti - sono cinque i Comuni del Maceratese che fanno parte del Festival e tutti sono dell’Unione Montana – ha spiegato Feliciotti –. Visti i risultati e i consensi crescenti, sono convinto che nel 2024 si uniranno altri gonfaloni a testimoniare la portata della proposta culturale». Premiazioni e foto al termine dell’evento. Bello e intenso l’abbraccio tra Malagò e Simone Ruffini, campione mondiale di nuoto della Polizia di Stato e orgoglio di Tolentino. Al termine, passerella e foto con Malagò per tanti sportivi e società del Maceratese. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico